Journey 2030 è il programma Dynapac che punta ad ampliare il ventaglio di macchine a zero emissioni, a beneficio dei green tender. Detto, fatto. Come provano le novità del Bauma
Redazione VISIONJ
Le strade della sostenibilità e dell’innovazione si formano partendo dai tratti distintivi di chi le fa, dalle persone alle macchine. Se questi risultano fortemente orientati ai due citati fattori, allora siamo già “a metà dell’opera”, per citare il finale della nota massima. Per toccare con mano questa dinamica in un unico luogo, il tempo e lo spazio giusti sono stati quelli del Bauma 2025 di Monaco di Baviera, Germania, che ha visto tra i suoi protagonisti Dynapac Italia, in ragione dell’approccio generale alla manifestazione e al settore, nonché del ventaglio delle soluzioni proposte: dalle nuove finitrici SD e XD ai tecno-rulli con SEISMIC Asphalt (tecnologia che, grazie alla regolazione automatica della frequenza di compattazione, riduce il consumo di carburante anche al 25%), dagli strumenti digitali evoluti per la gestione dei cantieri (piattaforma NEXUS) agli ultimi nati della serie Z.ERA, il range elettrico in parte già sul mercato in parte sotto forma di proposito.
A Monaco, dunque, sostenibile e digitale si sono saldati ancora una volta alla proverbiale affidabilità Dynapac, che tradizione vuole a sua volta connessa con il concetto di evoluzione. A testimoniarlo 90 anni di storia + 1, questo, quello dell’ultimo Bauma.
Vision Z.ERA
Fatta questa premessa, entriamo ora nel vivo di alcune strade che Dynapac ha saputo compiutamente tracciare. Partendo da quella della “net zero”, un obiettivo epocale che da queste parti è legato alla stessa data target dell’Agenda ONU, il 2030, l’anno del “Dynapac Journey”. La linea di soluzioni che meglio di altre gli dà sostanza è quella denominata Z.ERA, un programma introdotto nel 2022 fondato sullo sviluppo di macchine elettriche.
Tre anni fa, sempre al Bauma, sono state presentate la prima finitrice al mondo a trazione completamente elettrica e i rulli Z.ERA CC1000e e CC900e. Quest’anno, i visitatori della fiera hanno toccato con mano le loro versioni aggiornate e fatto la conoscenza di modelli nuovi di zecca: il primo monotamburo elettrico Dynapac CA1300De, il CC1200e per grandi interventi e, soprattutto, la finitrice autostradale elettrica Dynapac SD25 80Ce, che tra l’altro fa parte della nuova serie SD e XD (tra le novità, in quest’ultimo range, non possiamo non menzionare la Dynapac XD 25 110/C).
La finitrice SD25 80Ce
Ma entriamo ulteriormente nel vivo di finitrice e rullo. La Dynapac SD25 80Ce ha “sfilato” al Bauma sotto forma di prototipo. Tra i punti di forza: l’efficienza energetica, naturalmente, che si accompagna a una significativa riduzione dei costi operativi e a un vantaggio competitivo, per l’appunto, nelle gare, e benefici per i contesti di lavoro, pensiamo per esempio a quelli urbani, sia dal punto di vista delle emissioni sia della rumorosità (riduzione del 20%). La Dynapac SD25 80Ce è dotata di una batteria che sfrutta la collaudata tecnologia della City Paver SD1800We. Con una potenza massima di 235 kW erogata da cinque motori elettrici – chiosano da Dynapac – le operazioni di stesa possono durare ininterrottamente fino a 8 ore: “La coclea elettrica è fino al 27% più efficiente dal punto di vista energetico e il convogliatore elettrico è quasi il 40% più efficiente rispetto ai tradizionali dispositivi di azionamento idraulico. Inoltre, la macchina è compatibile con gli standard usuali di ricarica, tra cui quella rapida DC fino a 235 kW. Infine, il sistema Dynapac Bypass consente di riscaldare il banco direttamente dalla rete, mentre la finitrice è in ricarica”.
Il rullo CA1300De
Capitolo rullo, il primo elettrico per la compattazione delle terre. Al Bauma si è alzato il velo sul CA1300De, che offre la medesima operatività di una macchina diesel, ma con notevoli vantaggi: rumorosità ridotta e assenza di fumi di scarico: “La scelta della batteria per il CA1300De – rilevano da Dynapac – si è basata sull’analisi dei dati di 400 macchine alimentate a diesel, per un totale di 177.000 ore lavorate. Il risultato è una batteria da 31,2 kWh che consente 3,5 ore di funzionamento mentre, per un uso prolungato, è disponibile una batteria da 62,4 kWh che garantisce 7 ore di funzionamento”.
Come ogni veicolo elettrico che si rispetti, anche il CA1300De beneficia di una significativa riduzione delle parti in movimento con conseguenti minori costi di manutenzione. Le operazioni di manutenzione ordinaria, come la sostituzione dell’olio motore e del filtro, non sono più necessarie. “Il nostro obiettivo dichiarato – spiegano da Dynapac – è di offrire il 50% dei nostri prodotti senza motori a combustibili fossili entro il 2030, aiutando così i clienti a soddisfare i severi requisiti di gara riguardanti le emissioni inquinanti”.


Innovazione e innovazioni
Tra la sostenibilità e l’innovazione, come è intuibile, il passo è breve, anzi, inesistente, dato i due concetti sono del tutto integrati e sovrapponibili. Se nel passaggio precedente gli esiti più visibili dell’innovazione sono stati quelli in chiave di sostenibilità, possiamo dire, in aggiunta, che il Bauma ha saputo accendere i riflettori su due ulteriori percorsi: l’innovazione intrinseca delle macchine e quella affidata ai sistemi di gestione.
Nel primo caso, ecco la già citata gamma delle finitrici SD e XD con il nuovo sistema operativo PaveOS. Ma ecco anche la Dynapac SD2500CS PROTAC, la spray paver che abbiamo già raccontato in diverse circostanze proprio per i suoi standard di unicità (la macchina stende emulsione e asfalto in simultanea). Nel secondo, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: dal sistema di livellamento Level Control con Open Interface basato su sensori proprietari e algoritmi di filtraggio altamente precisi (consente un processo di livellamento mirato garantendo una perfetta integrazione con il pacchetto software PaveOS), a SESMIC Asphalt (in dotazione per esempio al nuovo rullo combinato a doppia ralla CX9C), fino a NEXUS, la piattaforma digitale che integra in tempo reale tracciamento, gestione della temperatura, logistica e dati sulla qualità delle lavorazioni.
Dell’innovazione “made in Dynapac”, in generale, ci siamo occupati in passato e ci occuperemo in modo più approfondito in futuro. Nel tempo presente di questo articolo vogliamo dedicare ancora un po’ di spazio alle nuove paver, che migliorano ulteriormente, tra l’altro, sia seduta ergonomica sia visibilità, mettendo al centro, dunque, il lavoro quotidiano dell’operatore stradale.
Si preannuncia come rivoluzionario, inoltre, il nuovo sistema operativo PaveOS, che consente standard di personalizzazione senza precedenti abbinato a una usability ad altissima efficienza. Ultima ma no ultima (ed è poi il punto da cui siamo partiti), la sostenibilità: “La funzione aggiornata VarioSpeed – notano da Dynapac – riduce il consumo di carburante monitorando continuamente le prestazioni del motore e abbassando automaticamente il numero di giri al livello più basso possibile, senza compromettere le prestazioni della macchina. Questo aumenta l’efficienza della macchina e consente di ridurre il consumo di carburante fino a 6 litri all’ora”.