Riviviamo il SITEB Road Safety Day di Bologna, 12 giugno, i cui panel istituzionale e tecnico sono stati coordinati da VISIONJ. Il messaggio: la sicurezza come pietra angolare
di FABRIZIO APOSTOLO
In fondo si tratta “solo” di tornare alle origini, a quel bisogno di protezione innato nell’uomo e nella donna che ha consentito loro, nel tempo, di sopravvivere, vivere, evolversi, progredire. Dal fuoco (sicurezza nei confronti dell’ambiente e delle altre specie animali) alla ruota (sicurezza pro-efficientamento produttivo, si potrebbe dire, per non estinguersi causa fatica, per crescere e prosperare) e oltre, le persone hanno sempre, più o meno consapevolmente, messo al centro del proprio agire la sicurezza.
Le ultime pagine del grande libro dell’umanità ci hanno invece consegnato un’idea di safety troppo periferica, come fosse un’aggiunta e non una pietra angolare. Non deve essere così. La sicurezza va rimessa al centro della scena e va profondamente intesa, con consapevolezza crescente, quale fonte di collegamenti tra ambiti tra loro diversi.
Pensiamo alla pavimentazione: è il punto d’incontro tra strada e pneumatico, ovvero il veicolo. Il quale è punto di incontro, sempre più tech, tra lo stesso veicolo e le persone alla guida. Davanti a loro, vi è la segnaletica e un corpus di regole definite. Sotto la pavimentazione, ecco l’opera viaria, che è stata pianificata, progettata, costruita e oggi si muove tra manutenzione ed esercizio, ovvero tutela della vita utile della medesima e delle vite effettive di chi ne usufruisce. Tutto questo nel cuore dei territori.
La sicurezza si dispiega in tutto ciò: è dettaglio, è comportamento, è tecnologia, è rispetto, il tema preferito dai giovani e dalle giovani maturande 2025. È guardare nello specchietto o ancora meglio girare il capo come fanno in Olanda prima di scendere dall’auto, è allacciarsi sempre la cintura e andare a passo d’uomo, quando occorre, non perché lo dice il segnale, ma perché ci sono in giro i bambini o gli anziani, o tutti.
La sicurezza è pensarci prima, è prendersi il tempo giusto, è progettare perché vi sia, è valorizzare sempre il dialogo, per esempio tra progettisti e imprese. La sicurezza non si aggiunge, ma è. E deve essere riconosciuta, curata, tenuta in auge. E ancora deve essere dinamica, perché di mobilità stiamo parlando, e di cantieri che si spostano, che viaggiano insieme a noi.
Se la sicurezza è tutto questo allora merita, eccome se merita, di essere messa al centro dei piani nazionali di investimento, purché l’iniziativa sia seria, controllata, misurata, verificata, e qui ci vuole la tecnologia, ma ci vuole anche il sano, bello e faticoso lavoro di squadra tra geometri, ingegneri, architetti, geologi, economisti, tutti insomma, senza distinzione.
Valori ed engineering della sicurezza
Insieme al SITEB abbiamo organizzato Asphaltica for Road Safety, Bologna, 11 ottobre 2024. Poi abbiamo proseguito il viaggio con il SITEB Road Safety Day, sempre Bologna, 12 giugno, una manciata di giorni fa. È stata una giornata di autentica coesione, di ponti continuamente e positivamente gettati: tra istituzioni, gestori, progettisti, imprese, produttori e chi più ne ha più ne metta. Il presidente del SITEB, Alessandro Pesaresi, ha centrato subito l’obiettivo: la sicurezza deve essere valore diffuso, dinamico, oggetto di cura e pianificazione, con al centro le persone e, in particolare, la filiera. Ringraziamo lui, naturalmente, e anche Stefano Ravaioli, Nicola Ravaioli, Giovanni Timpano.
Quindi due tavole rotonde: sui valori della sicurezza (norme, formazione, sviluppo, comunità). Con (e vanno ringraziati tutti) Michele Campaniello, Assessore Nuova mobilità e infrastrutture, trasporto pubblico locale, Città 30 e sicurezza stradale Comune di Bologna; Luigi Altamura, Tavolo di Coordinamento Sicurezza Stradale e Urbana ANCI, Dirigente Polizia Municipale Comune di Verona; Armando Lanzi, Responsabile Opere strutturali, geotecniche e idrauliche Direzione Generale Sicurezza delle Infrastrutture Stradali e Autostradali ANSFISA; Raffaella Grecco, Responsabile Sicurezza Stradale Direzione Servizi alla Produzione ANAS (Gruppo FS Italiane); Andrea Fanelli, Responsabile centro di competenza infrastrutture di trasporto CDP Cassa Depositi e Prestiti; Enrico Al Mureden, Professore Ordinario Dipartimento Scienze Giuridiche Alma Mater Studiorum Università di Bologna, PIARC Italia; Fabio Fecci, Vicepresidente e Coordinatore tematico politico alla Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Municipale di ANCI Emilia-Romagna, Sindaco del Comune di Noceto.
Tra i numerosi ponti gettati, quelli tra sicurezza e sostenibilità (la ricerca in casa Anas), tra diversi modi di trasporto (ANSFISA), tra innovazione e norme (PIARC), tra investimenti e ingegneria (CDP).
Secondo panel: l’engineering della sicurezza. Con Roberto Arditi, Direttore Sicurezza Stradale SINA (ASTM Group), Comitato tecnico SITEB; Paolo Anfosso, Responsabile Unità Ingegneria della Manutenzione Autostrade per l’Italia; Caterina Terenzio, Vicedirettore Dipartimento Infrastrutture SPERI; Alessandro Focaracci, CEO Prometeoengineering.it, Presidente Fondazione FASTIGI; Andrea Bianchi, Direttore Tecnico ABESCA.
Con loro abbiamo dialogato di road safety approach, di gallerie, di barriere in calcestruzzo del presente e del futuro, di monitoraggio infrastrutturale, di progetto (l’anno zero della sicurezza) e di sicurezza in evoluzione dentro il cantiere.


Asphaltica, pavimentazioni e vision zero
Un altro momento clou e fortemente connettivo: la presentazione del Manuale Tecnico “Aderenza delle pavimentazioni” con Marco Mariscotti e Simone Raschia (Categoria C Controlli Qualità). Da notare, i nomi del pool di aziende che vi hanno collaborato: Anas, Amplia Infrastructures, Edilpavimentazioni, Pittini, New Asphalt, Sina, Sintexcal, Simex, STS Mobile, Vaccari, Zerocento.
Last but not the least, l’Assemblea annuale, un ulteriore momento di connessione radicata e apertura intelligente, come ha testimoniato la presentazione delle nuove aziende che vanno a comporre la Categoria G Prodotti e Tecnologie per la Sicurezza Stradale: sono Asteria Consulting, Cartelli Segnalatori, Geveko Markings, Progetto Segnaletica, Socmas e Tubosider.
A ottobre, giorno tre di Asphaltica World Bari, si tornerà a parlare di sicurezza stradale e di filiere che remano nella stessa direzione. Con un impegno che sa andare oltre il minimo normativo, per costruire un futuro più sicuro e insieme sostenibile, durevole, benefico. Si parlerà, in particolare, di manutenzione: un architrave.
Noi approderemo in fiera con uno speciale Asphaltica World in cui torneremo alle radici, ovvero alle pavimentazioni, per nobilitarle, per raccontarle nel dettaglio, per illuminarne i punti di valore e qualità. Ma lo faremo nella nostra cornice, quella di una testata laboratorio che è nata con il nome della sicurezza stampato sulla fronte: VISION Journal, la Vision Zero è un pensiero che ci deve sempre accompagnare.