Dieci anni fa domani, il 24 giugno 2015, nasceva l’Associazione del Genio Civile: una squadra di specialisti delle infrastrutture impegnati a coltivare (ieri, oggi, domani) buon governo e bene comune
di FEDERICO CEMPELLA | Presidente Associazione del Genio Civile
Dopo numerosi anni, è vivo il progetto che porterà alla ripresa delle pubblicazioni dello storico Giornale del Genio Civile, a testimonianza e conferma di un “filo rosso” che unisce il presente a radici storiche e tradizioni culturali risalenti addirittura all’epoca dell’Impero Romano, allorquando il Genio Militare e il Genio Civile costituivano le più evidenti espressioni di poteri tutti incentrati sulla rigorosa gerarchizzazione dei ruoli e delle funzioni, sull’organizzazione piramidale e sulle indubbie qualità, conoscenze e competenze refluite in possenti e mirabili opere militari e civili che resistono tuttora all’usura del tempo.
La riconduzione sotto un’unica egida dei due Corpi, militare e civile, avvenne all’epoca dell’Impero, al tempo in cui Giulio Cesare assunse il titolo di Pontifex Maximus – costruttore di ponti (si vedano le opere di Svetonio, Plutarco e Appiano di Alessandria); titolo, questo, di cui si fregiano anche i Papi della Chiesa Apostolica Romana, quali costruttori di ponti, non soltanto di carattere prettamente materiale.
A tale indelebile memoria storica – nell’ambito della quale è da ricomprendere, oltre alla miriade di Opere Pubbliche dalle ineguagliabili qualità (acquedotti, anfiteatri, porti, ponti, strade, terme, templi ed edifici della più variegata natura, etc.), anche la cosiddetta “Urbanistica del Castrum Romanum” – appare di tutta evidenza come anche il Conte di Cavour, ingegner Camillo Benso, abbia voluto attingere a piene mani, quale ineguagliabile pozzo di conoscenze, in sede di istituzione del Corpo del Genio Civile, traendolo da una costola del Genio Militare: ciò avvenne con Regia Patente del 19 marzo 1816, a mezzo della quale l’Azienda di Ponti, Strade e Selve venne trasformata in Intendenza Generale di Ponti, Strade, Acque e Selve, con la contestuale istituzione del Corpo Reale del Genio Civile. All’art. 2 è scritto testualmente: “Un nucleo di Ingegneri Civili sarà aggiunto al Corpo Reale del Genio Militare e formerà una classe del medesimo Corpo […]”.
Il nascituro Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in qualità di massimo Organo tecnico-consultivo dello Stato, al quale l’Associazione del Genio Civile è indissolubilmente legata da un apposito Protocollo di Intesa, prende forma contestualmente al predetto Corpo, alle cui nobili origini e tradizioni rimane a sua volta strettamente ancorato fino ai nostri giorni.
Invero, l’”Allegato F” della Legge fondamentale dei Lavori Pubblici (20 marzo 1865, n. 2248), nello stabilire tale speciale legame, sia sotto il profilo normativo che organizzativo, individua le Opere Pubbliche quale elemento fondativo e costitutivo, unitamente ad altri 5 Allegati, dell’ordinamento unitario dello Stato (si veda in proposito il saggio intitolato “I Lavori Pubblici tra etica e diritto” di Carlo Iannello e Giuseppe Marotta, più volte richiamato in precedenti articoli di stampa pubblicati su riviste specializzate, come raro modello di riferimento in termini di qualità di una normativa rispondente a principi e criteri di Buona Legislazione).
Presente e futuro
Nella copiosa documentazione di cui è in corso il riordinamento sistematico e cronologico nell’apposito sito web “Genio Alato” sono circostanziatamente descritti cenni storici e fasi evolutive in cui si articola la plurisecolare vita del Genio Civile, innestata con quella del Genio Militare, e di cui è stato fatto ampio cenno nel corso di un recente Seminario di studi organizzato dal Comando dell’Arma del Genio (Roma Cecchignola, 20-21 maggio 2025) dal titolo anch’esso estremamente significativo: “Costruiamo il futuro – Tecnologie per infrastrutture sostenibili efficienti e puntualmente realizzabili”.
Già in occasione della celebrazione del Bicentenario del Genio Civile, svolta in data 6 dicembre 2016 a Torino presso la prestigiosa Scuola dell’Arsenale dell’Esercito, veniva evidenziato il nesso scaturente dalle comuni radici tra Arma del Genio, Genio Civile e Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, a conferma della vitalità della memoria storica che unisce in un unico “filo rosso” i due Corpi del Genio al massimo Organo tecnico-consultivo dello Stato. Si è trattato di un evento di particolare importanza al quale la rivista specializzata leStrade – grazie alla preziosa collaborazione del dottor Fabrizio Apostolo, attuale Direttore responsabile di VISION Journal – ha voluto dedicare un apposito Numero Speciale in cui sono refluiti elementi identificativi e immagini di opere pubbliche estremamente significative realizzate nel corso del tempo dal Corpo del Genio Civile.
In un successivo Seminario di studi organizzato dall’Associazione del Genio Civile presso la storica Biblioteca del Ministero dei Lavori Pubblici, alla presenza di tre Presidenti del Consiglio Superiore LL.PP. succedutisi nel tempo e di qualificati rappresentanti dell’Arma del Genio e di Istituti universitari, è stato quindi fortemente rimarcato il ruolo svolto dal Corpo del Genio Civile in occasione della ricostruzione post-bellica di intere aree urbane ridotte a cumuli di macerie.
Dieci anni di cultura tecnica
È da questa linfa vitale che scaturisce la Speciale Missione che l’Associazione del Genio – costituita il 24 giugno 2015 e il cui decennale verrà prossimamente a coincidere con una nuova pubblicazione dello storico Giornale del Genio Civile – nel farsi carico di un vero e proprio salto culturale, tutto incentrato sull’attività formativa basata su tali conoscenze e competenze e ispirato ai principi costituzionali di imparzialità e buon andamento della PA (art. 97/Cost.), intende avviare per l’imminente futuro il Progetto di una vera e propria Scuola di Alta Formazione per una nuova Classe Dirigente, di cui è avvertita anche da qualificate e autorevoli fonti la necessità e l’urgenza.
Mentre, al presente, è in fase di pieno svolgimento una feconda attività collaborativa con il Dipartimento di Ingegneria civile edile e ambientale dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma (Master Lavori Pubblici in materia di appalti e concessioni oltreché di riqualificazione delle Stazioni appaltanti), l’Associazione del Genio Civile, dopo una serie di incontri e contatti con autorevoli Istituti accademici e Sedi istituzionali oltreché Archivi Storici del Friuli-Venezia Giulia, ha in programma di organizzare un apposito Seminario di studi in occasione del 50° anniversario del catastrofico evento sismico del 1976, riproponendo all’attenzione dell’opinione pubblica il virtuoso ed efficace rapporto collaborativo – unico nel suo genere – posto in essere tra Stato, Enti e popolazioni locali, Curie vescovili, etc. nella ricostruzione di edifici, pubblici, privati e destinati al culto, dove il Genio Civile e il Provveditorato regionale alle Opere Pubbliche del Friuli-Venezia Giulia (il solo a essere istituito con apposita legge dello Stato del dicembre 1959 proprio in relazione alla specificità dei confini orientali) hanno svolto un ruolo da protagonisti.
Coscienze da risvegliare
Il quadro delle nobili iniziative sopra esposte non può non essere correlato all’attuale fase temporale di acclarata crisi di sistema, segnata da un drammatico vuoto di pensiero, così come già evocato, oltreché in precedenti Relazioni e articoli di stampa, anche nella unita Nota in data 31 luglio 2015 con la quale è stata comunicata al Ministro p.t. e alla Presidenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici l’avvenuta costituzione dell’Associazione del Genio Civile con rogito notarile in data 24 giugno 2015; giorno, questo, che il calendario liturgico dedica al culto di San Giovanni Battista, precursore della venuta del Cristo in terra e dell’avvento di una Nuova Era basata sul risveglio delle coscienze umane.