Torino premiata all’Urban C-ITS Contest di Porto, evento dedicato ai sistemi intelligenti di trasporto cooperativi in via di sviluppo nelle città europee
Redazione VISIONJ
Le smart road crescono dentro le città, in una cornice regolamentare europea e con una serie di esperienze Made in Italy che si distinguono, anche in virtù di un know-how da tempo curato e messo in pratica. Un esempio recente di questo genere di riconoscimento arriva da un evento dedicato a mettere in luce casi scuola di C-ITS urbani, ovvero sistemi di trasporto intelligenti che siano “cooperativi”, dove a cooperare sono, innanzitutto, infrastrutture e veicoli.
Il 19 ottobre, infatti, l’Urban C-ITS Contest di Porto, in Portogallo, ha premiato la Città di Torino a cui è andato il riconoscimento di “Frontrunner on improving safety and security”. Da molti anni, insieme alla partecipata 5T, la Città di Torino sviluppa progetti di innovazione in chiave smart mobility sulle arterie del capoluogo piemontese, mettendo in comunicazione gli apparati tecnologici cittadini con i veicoli su aspetti quali le condizioni del traffico, i lavori in corso e la sicurezza stradale.
Tecnologia per la sicurezza
Torino, che negli ultimi anni ha partecipato con Trento (anch’essa premiata), Verona e altri partner infrastrutturali e tecnologici, al progetto europeo C-Roads Italy 2 – cornice del Contest lusitano, a Porto è stata rappresentata da una delegazione di 5T, deployer delle soluzioni e nel caso specifico “city ambassador”.
La promozione della sicurezza stradale migliorata dalla tecnologia, spiegano da proprio 5T, “è un obiettivo prioritario che può essere raggiunto non solo attraverso l’applicazione di misure di enforcement e con l’adeguamento delle infrastrutture fisiche stradali, ma anche grazie alla diffusione di servizi cooperativi C-ITS, il cui sviluppo rivestirà un ruolo sempre più significativo. A Torino, da sempre, disponiamo di uno dei sistemi di controllo del traffico più avanzati in Europa, costituito da semafori intelligenti, sensori, telecamere. Strumenti che cooperano in modo sinergico per aiutare la città a muoversi. Oggi anche questi sistemi devono evolvere per potersi adeguare a una mobilità fatta di veicoli sempre più connessi e intelligenti e che, in un futuro non troppo lontano, potranno anche guidare da soli”.