Focus su ART 1000, la tecnologia Simex per il recupero delle pavimentazioni stradali ammalorate che riutilizza in sito il 100% del materiale esistente
Redazione VISIONJ
Presentata al Bauma 2022 di Monaco di Baviera, la versione definitiva di ART 1000, la tecnologia brevettata Simex per la rigenerazione in sito dell’asfalto ammalorato il cui prototipo era stato lanciato in anteprima ad Asphaltica Verona 2021, è tornata a calcare il palcoscenico veronese del Samoter, poche settimane fa registrando l’alto gradimento degli operatori specializzati. “Un processo rivoluzionario nel settore del riciclaggio stradale, bassi costi di gestione, elevata sicurezza operativa”. Queste, tra le altre, le motivazioni che hanno convinto la commissione giudicatrice del Samoter Innovation Award 2023 ad assegnare il premio innovazione nella categoria attrezzature per la manutenzione stradale a Simex ART 1000, tecnologia per la rigenerazione dell’asfalto.
La tecnologia, che si inserisce nell’ambito degli interventi superficiali di recupero funzionale con profondità variabili tra i 30 e 100 mm, non richiede alcuna asportazione di fresato o aggiunta di bitume o aggregati, ma sfrutta unicamente il materiale esistente in sito. Grazie al suo impiego, inoltre, il traffico veicolare non viene completamente interrotto, mentre la percorribilità della strada nella sua interezza è garantita immediatamente dopo il ripristino. Infine, ART 1000 assicura una significativa durabilità dell’intervento eseguito, consentendo così agli enti locali di pianificare al meglio le manutenzioni stradali, con un sensibile beneficio per la sicurezza degli utenti.
La tecnologia ART 1000 si fonda su un processo di fresatura, a tecnologia avanzata, nell’ambito del quale un additivo chimico ecosostenibile contribuisce a rigenerare a freddo il granulato di conglomerato bituminoso prodotto. Partendo dalla consolidata tecnica di fresatura autolivellante delle fresatrici PL di Simex, la nuova attrezzatura si compone di due tamburi, il primo per la fresatura e miscelazione, il secondo per la frantumazione e disgregazione. Presenta, inoltre, un serbatoio integrato da 85 litri contenente l’additivo rigenerante, con pompa e nebulizzatori, e una ruota di rilevamento che assicura il corretto dosaggio di additivo, rapportato alla velocità di avanzamento della macchina motrice e alla profondità di lavoro impostata.
Pavimentazione a regola d’ART
Il ripristino si compone così di tre fasi: fresatura e rigenerazione, miscelazione e compattazione. ART 1000 si fa carico dei primi due passaggi, mentre il terzo, è determinato dallo strumento di compattazione in dotazione all’operatore, sia esso una piastra vibrante o un rullo compattatore.
L’operatore, dopo la valutazione dell’entità della problematica, imposta la profondità di lavoro dell’attrezzatura e procede effettuando una prima passata, in cui vengono azionati entrambi i tamburi. Il primo, responsabile della fresatura primaria, spinge il materiale verso la seconda camera, quella posteriore, contenente il tamburo frantumatore. Durante il passaggio, il dispositivo di nebulizzazione irrora il fresato con l’additivo rigenerante nella proporzione determinata dalla ruota di rilevamento, in base alla profondità impostata e all’avanzamento della macchina motrice. Il tamburo frantumatore, che ruota a velocità maggiore, riduce a pezzatura 0-15 mm il fresato, mentre una griglia ne controlla la granulometria in uscita. Una seconda passata, attivando solo il primo tamburo, quello fresante anteriore, può rendersi necessaria per ottenere la corretta miscelazione del materiale rigenerato. Il ripristino si conclude con la compattazione tramite rullo o piastra vibrante.
Nella fase di sperimentazione Simex si è avvalsa, oltre che delle competenze del DICAM (Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna), anche della preziosa collaborazione di Iterchimica e del suo additivo Iterlene. In una fase più avanzata, ART è stata testata da alcune aziende del settore, sfruttando additivi rigeneranti di loro reperimento, con risultati altrettanto soddisfacenti.
L’introduzione di Simex ART si prefigge un triplice obiettivo: il risanamento degli ammaloramenti stradali superficiali in maniera rapida ed efficace senza interruzione totale della viabilità e soprattutto evitando di dover ripetutamente ricorrere a una manutenzione di tipo emergenziale; l’abbattimento dei costi legati all’acquisto e alla movimentazione di nuove materie prime, utilizzando esclusivamente conglomerato bituminoso presente sul posto; l’ecosostenibilità, declinata nel recupero e rigenerazione del 100% del materiale presente in sito, nonché nella riduzione del traffico di cantiere, implicito nell’approvvigionamento di nuovi materiali e nell’allontanamento di quelli asportati.
| ENGLISH EDITION
Eco-revolutionary road
Focus on ART 1000, the Simex technology for the recovery of distressed road pavements that reuses 100% of the existing material.
Presented at Bauma Munich 2022, the definitive version of ART 1000 – the Simex patented technology for on-site regeneration of damaged asphalt, previewed at the last edition of Asphaltica, in Verona – has also been one of the top innovative technology on the stage of Samoter 2023, few weeks ago. “A revolutionary process for the road recycling sector; low running costs; high operating safety”: these are the main reasons that convinced the jury to award the SaMoTer Innovation Prize 2023 in the road maintenance attachment category to Simex ART 1000, asphalt repair technology.
Simex developed a technology that can be used for the restoration of road surfaces, to a depth varying between 30 and 10 mm. A cutting-edge technology that does not require milled material to be removed or virgin HMA (Hot Mix Asphalt) to be added, but that uses only existing material available on site. A technology that does not disrupt traffic flow and that ensures immediate road drivability after its restoration. It also ensures it will last for a reasonable amount of time, to allow local authorities to plan road maintenance, with significant benefits in terms of road user safety.
During the milling stage, Simex uses an environmentally friendly chemical admixture for the cold regeneration of the mix produced. By drawing on the tried and tested self-levelling milling technique of PL cold planers, the new equipment consists of two drums, the first for milling and mixing, the second for crushing and disgregation. It also features an integrated 85 l tank containing the rejuvenator, with electric pump and nebulizers, and a detection wheel that ensures the correct dosage of additive, proportional to the speed of the carrier and the set working depth.
State-of-the-art technology
The rehabilitation work consists of three steps: milling and regeneration; mixing; compaction. ART 1000 takes care of the first two steps, while the third is determined by the compaction tool supplied to the operator, vibrating plate or compactor roller.
The operator, after assessing the extent of the problem, sets the working depth of the equipment and proceeds with the first pass, in which both drums are activated. The first, responsible for the primary milling, pushes the material towards the second chamber, the rear one, containing the crusher drum. During the passage, the nebulization device sprays the milled material with the rejuvenator in the proportion determined by the detection wheel, based on the depth set and the advancement speed. The crushing drum, which rotates at a higher speed, reduces the milled product to 0-15 mm, while a grid controls the output size distribution. A second pass, activating only the first drum, the front milling one, may be necessary to obtain the correct mixing of the regenerated material. The process ends with the compaction by roller or vibrating plate.
In the experimentation phase, Simex was supported by DICAM (Department of Civil, Chemical, Environmental and Materials Engineering of the University of Bologna) and the precious collaboration with Iterchimica and its high-tech and green additive Iterlene. In a more advanced phase, ART has been tested by some companies of the road sector, using other rejuvenators of their own, with satisfactory results.
Simex ART has a triple goal: to repair road surface distress quickly and effectively, without disrupting traffic flow and, especially, without repeatedly having to carry out emergency maintenance; to reduce the costs of purchasing and handling new mixes by using only HMA (Hot Mix Asphalt) available on site; environmental sustainability: 100% of the materials present on site are recovered and regenerated, while construction site traffic is minimized as there is no need to supply new materials and the removal of discarded ones.