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Trasporti eccezionali e costruttivi

Anche un programma digitalizzazione tra le proposte presentate al Governo dall’associazione AssoANNA

Redazione VISIONJ

Di certo l‘iniziativa è costruttiva. Come è nel DNA di chi costruisce, nonché di chi trasporta, ovvero gli associati di AssoANNA, settore sollevamento e trasporti eccezionali, un campo di lavoro da sempre collegato con quello delle infrastrutture, sia per questioni di movimento e movimentazione, sia per il fatto che, senza queste attrezzature, le infrastrutture stesse non esisterebbero.

Il 15 maggio scorso, l’associazione ha ancora una volta fatto il punto della situazione sugli “aspetti migliorabili” del contesto, inviando un’articolata lettera, a firma della sua presidente Daniela Dal Col, al Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

I punti in questione riguardano, tra gli altri, un’auspicata classificazione delle autogrù a seguito delle modiche del Codice della Strada introdotte dal Decreto Legge 121/2021, aspetti connessi alla frammentarietà delle gestioni, nonché il “programma digitalizzazione”, tema caro a VISIONJ.

 Sarebbe interessante – scrive Dal Col – collegare sensori di lettura ad un sistema di controllo di tutti i veicoli e/o trasporti eccezionali per la verifica dei reali pesi di transito sulle infrastrutture. In questo modo avremmo un controllo capillare e finalmente tutti i veicoli e/o trasporti eccezionali (parliamo dei trasporti c.d. “divisibili”, non delle autogrù che non lo sono) sarebbero “obbligati” a viaggiare in regola e non fuori peso, come invece è usuale fare,  ma soprattutto potremmo garantire la sicurezza per le infrastrutture stesse avendo anche cortezza del numero di transiti effettuati sui singoli manufatti“.

Scarica la lettera di AssoANNA al MIMS

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