Nuovo quaderno tecnico firmato da Marco Abram incentrato su una questione chiave: la gestione sostenibile dei materiali nei cantieri
Redazione VISIONJ
Tornano i contributi tecnici divulgativi curati da uno specialista del settore come Marco Abram, che dopo aver approfondito, dal punto di vista della comunicazione normativa funzionale (ovvero esposta con l’obiettivo di “far funzionare” gli strumenti legislativi), temi chiave quali quelli della sicurezza o dei percorsi ciclo-pedonali, questa volta entra nel vivo di una delle questioni ambientali maggiormente sotto i riflettori negli ultimi anni, quella, dei “Rifiuti e Terre e Rocce da scavo”, per citare il titolo del quaderno tecnico che VISIONJ si pregia di mettere a disposizione, con il placet dell’autore, dei propri lettori e navigatori del web (clicca qui per scaricare il quaderno tecnico).
“L’ambiente è oggi, a mio avviso – scrive Abram – un punto centrale, un fulcro della nostra attività professionale, ma rischia a volte, come avviene quasi sempre quando un termine diviene inflazionato, di essere un po’ bistrattato nel senso che viene utilizzato così frequentemente da assumere un significato troppo generalista. Non si può parlare di ambiente in un progetto infrastrutturale, stradale o ferroviario che sia, ma anche di altra natura, se non si parte dalle componenti primarie dello stesso, ovvero terra, acqua e aria”.
Nel quaderno tecnico l’ingegner Abram affronta approfonditamente la prima componente, tocca la seconda e tralascia, per il momento, la terza: “Parlerò di terra in termini di esubero prodotto in un processo di costruzione, dove il fine non sia la sua produzione e vedremo come gestirlo: riutilizzo (non rifiuto o sottoprodotto), recupero (rifiuto) e/o smaltimento (rifiuto). Quando si parla di ambiente e poi facile scivolare in altri campi: la sicurezza in primo luogo e nel senso più ampio del termine, la sostenibilità e, perché no, l’energia”.