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Strade, risorse al monitoraggio dinamico

Circa 450 milioni di euro del Piano Nazionale Complementare per tenere sotto controllo, anche da remoto, migliaia di opere d’arte

Redazione VISION

La finalità: migliorare la sicurezza di ponti, viadotti e tunnel sulla rete viaria nazionale principale. Uno strumento concreto: risorse per 450 milioni di euro del Piano Nazionale Complementare miranti a realizzare e implementare sistemi di monitoraggio dinamico che consentano il controllo da remoto delle opere d’arte.

Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato il decreto che assegna ad Anas e concessionarie autostradali risorse ripartite per diverse annualità: 25 milioni di euro per il 2021, 50 milioni per l’anno in corso, 100 milioni destinati a ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, e 75 milioni per il 2026.

I programmi finanziati devono garantire l’attuazione di un sistema integrato di censimento, classificazione e gestione dei rischi per 12.000 opere d’arte sulla rete stradale principale, di cui 6.500 dovranno essere dotate dell’apposita strumentazione per il monitoraggio dinamico con controllo da remoto e per la gestione della sicurezza in modo strutturale e attraverso un processo che preveda analisi della rete, sopralluoghi, gestione del sistema digitalizzato, classificazione delle priorità e attuazione degli interventi.

Le risorse possono essere anche utilizzate per la realizzazione o l’implementazione delle sale di controllo per la verifica da remoto delle strutture. Inoltre, per 200 di esse dovrà essere adottato il modello BIM (Building Information Modeling), che consente la rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali dell’opera.

I concessionari autostradali dovranno elaborare i rispettivi piani di intervento, con l’elenco delle opere soggette al monitoraggio dinamico, che saranno sottoposti all’approvazione del MIMS, sentita l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali ANSFISA.

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