Vision Politics

Per un dialogo tra istituzioni e operatori

PNRR, innovazione, sicurezza stradale: parla il Viceministro alle Infrastrutture e mobilità sostenibili Alessandro Morelli


Redazione VISION

Da dove partire per raccontare #VisioneSicurezza2021? Forse dalla fine, ovvero dall’intervento del Viceministro alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Alessandro Morelli, tra gli ospiti d’onore dell’evento organizzato a Monza, lo scorso ottobre, da Vita International e AstepON con Roadlink e Wood Solutions.

Un grazie, tanto per cominciare – così ha esordito Morelli – a chi tutti i giorni opera al servizio della sicurezza stradale. Oggi siamo in una fase storica, nel cuore dell’epoca del PNRR, che tuttavia non destina proventi diretti alla strada, ma, avendo la possibilità togliere dalla spesa ordinaria gli investimenti ferroviari, aeroportuali e portuali, consente di liberare risorse che possono essere destinate anche alla mobilità stradale. Penso per esempio a interventi di riqualificazione di alcune grandi infrastrutture viarie con progettualità che potrebbero durare anni, andando ben oltre, dunque, ai vincoli temporali dello stesso PNRR” 

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Guarda l’intervento di Alessandro Morelli, Viceministo alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, a #VisioneSicurezza Monza 2021 sul nostro canale YouTube.

“Un altro aspetto a mio avviso favorevole – ha proseguito il Viceministro – è quindi il rientro in Anas, dagli enti territoriali, di migliaia chilometri di strade: una crescita che renderà questa stazione appaltante sempre più importante e dunque in grado di coinvolgere sempre di più le aziende del settore”. 

Morelli, che ha anche la delega alle Smart Road, si è quindi concentrato sulla questione dell’innovazione al servizio della sicurezza stradale: “Sono convinto che lo sviluppo tecnologico delle infrastrutture stradali comporterà minori costi di gestione così come di manutenzione. Un aspetto cruciale, in questo processo, è il dialogo tra istituzioni e operatori, ovvero le aziende che investono, rischiano, fanno ricerca. E talvolta riescono a rendere diffuse le proprie innovazioni. In questo ‘viaggio’ diventa fondamentale la divulgazione, ragion per cui mi prendo l’impegno di attivare dei canali di dialogo tra il Parlamento e le imprese: è quello il luogo migliore per costruire una comunicazione forte sull’innovazione dal momento che le leggi e gli indirizzi normativi partono proprio da lì”.

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