Sguardi Oltre

La scuola della neve

Snowboard, una palestra per conoscere in profondità testa, corpo e natura

 

Redazione VISIONJ

Nel 2022 è stata la capitale della sicurezza stradale d’Europa, avendo ospitato, dal 3 al 5 aprile, la conferenza AISCAT-ASECAP sulla road safety, dal titolo “Nuovi modelli di mobilità in Europa”, a cui anche VISIONJ ha partecipato moderando una tavola rotonda. Da sempre è una delle capitali mondiali degli sport invernali, con alcune peculiarità, tra cui quella di essere la città in cui nel 1987 è nata la prima scuola italiana di snowboard.

Benvenuti a Madonna di Campiglio, Trento, cuore delle magnifiche Dolomiti di Brenta, dove l’esperienza immersiva in una natura che d’inverno si tinge di bianco (la neve) e marrone (il legno) si lega a doppio filo al divertimento, da un lato, e a un’educazione che è conoscenza e insieme consapevolezza, del corpo, dei suoi limiti, delle sue responsabilità. 

Muoversi dentro la natura contando solo su se stessi e sul proprio snowboard non è, infatti, questione banale, di superficie, ma implica un’“immersione” per l’appunto anche in un sapere che fa crescere, regalando benessere fisico e psichico insieme. Lo sanno bene, e da molti anni, i maestri di Professional Snowboarding, impegnati nell’educare a questo sport allievi di ogni età. Tra di loro anche Davide Cecconi, che ha in curriculum esperienze di training olimpico nella nazionale russa e in quella italiana di freestyle, atleta, preparatore atletico e soprattutto formatore.

Nel 2009, sempre a Madonna di Campiglio, è sempre Cecconi, con Daniele Girardi, a fondare Freestyle Academy Madonna di Campiglio, associazione sportiva dilettantistica dedicata al mondo freestyle invernale, sia nello sci sia nello snowboard. L’obiettivo del progetto: “Dare la possibilità ai ragazzi di imparare ed evolvere in questi sport attraverso un allenamento costante, mirato a uno sviluppo didattico a 360 gradi con un occhio particolare alla sicurezza e alla giusta progressione”.

Sicurezza nell’ambiente

Sicurezza, dunque, nell’ambiente. Due “pilastri” che si saldano ancora una volta, come nei documenti ONU, come accaduto a Visione Sicurezza Monza 2022. Questa volta non su una strada ben definita, ma su tracce innevate, lontano dal costruito e dentro le viscere di un mondo ancora aurorale. Tra le peculiarità didattiche del team, anche l’attenzione alle diverse esigenze dei ragazzi (l’età degli allievi va dagli 8 ai 19 anni), da quelle più votate all’agonismo a quelle incentrate sulla conoscenza dei movimenti del freestyle.

Testa, cuore, obiettivi. Cultura e natura. Sono le carte vincenti di ogni percorso, che riguardi la neve o la strada. Due mondi che, volgendo lo sguardo oltre, possono trarre beneficio mettendosi in comunicazione.

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