Vision Talks

Innovare innovando

I cantieri-laboratorio di innovazione sostenibile di Reway Group raccontati da Giuseppe Carboni, AD di MGA Manutenzione Generali Autostrade

Redazione VISIONJ

L’ingegner Giuseppe Carboni è amministratore delegato e direttore tecnico di MGA, Manutenzioni Generali Autostrade, società che fa parte di Reway Group, ovvero più grande operatore nel campo dei risanamenti di infrastrutture stradali e autostradali. A Visione Sicurezza Monza 2022 è stato tra i relatori con un intervento dal titolo “Innovare innovando: interventi di risanamento strutturale nel contesto dei piani di Assessment gallerie”.

Ingegner Carboni, ci scatta per prima cosa una fotografia delle attività del gruppo?

Reway Group effettua interventi di risanamento di strade e autostrade nell’ambito delle manutenzioni ordinarie e straordinarie. È composto da tre società: MGA, Soteco e TLS. MGA è una società specializzata proprio nel risanamento, in particolare di ponti, viadotti e gallerie. TLS, invece, si occupa principalmente dei sollevamenti di impalcati e viadotti, nonché di giunti e apparecchi di appoggio degli impalcati, mentre Soteco di rivestimenti in galleria.

Siete dunque tra i massimi specialisti della realtà di cantiere, che è una grande palestra per quanto riguarda il lavoro di squadra ma anche un laboratorio privilegiato di innovazione, quella che si produce sul campo, nella sua applicazione. Questo concetto è già ben espresso nel titolo della sua presentazione “Innovare innovando”. Ce lo può illustrare ancora meglio?

Si tratta di un concetto fondamentale che porta a una riflessione: si può innovare solo se sussistono due elementi, il prodotto innovativo e, insieme, un’operatività tecnologica e produttiva altrettanto premiante. Entrambe sono condizioni necessarie, ma da sole non possono perseguire l’obiettivo dell’innovazione, mentre insieme diventano condizioni necessarie e anche sufficienti.

Un ulteriore tassello chiave è quello legato alla qualità dell’innovazione e, dunque, alla sua certificazione.

Rispetto a questo tema, guardando alla nostra realtà, metterei in evidenza due aspetti: il primo riguarda le certificazioni aziendali (sicurezza, qualità e ambiente), e tutte le aziende di Reway Group naturalmente le possiedono, anche perché ritengo si tratti del minimo operativo per lavorare nei contesti di infrastrutture viarie complesse. L’altro aspetto, invece, è quello delle certificazioni di prodotto. Noi stessi siamo vicini all’ottenimento della certificazione EPD, ovvero il più alto riconoscimento ambientale a livello europeo, per la nostra lastra grecata in vetroresina che va a sostituire quella in acciaio Inox in galleria.

Si tratta di un sistema radiotrasparente (caratteristica certificata) attraverso cui è possibile valutare la stabilità della calotta della galleria senza smontarne il rivestimento. Basta una strumentazione tipo georadar per percepire eventuali presenza di ammaloramenti. Le conseguenze benefiche sono facilmente intuibili, a partire dal risparmio energetico e a quello in termini di emissioni.

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