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Gallerie, competenze e nuove tecnologie

Galleria Poderuzzo, A1. Focus sugli elementi prefabbricati in cls del nuovo rivestimento. Con ASPI, Tecne, Amplia, Paver, produttore dei conci, e MGA, che li ha movimentati

Redazione VISIONJ | Foto di Gianluca Maroccini*

Dall’Assessment Gallerie alla Tunnel Renewal Strategy, a una serie di esempi concreti che si fa sempre più lunga e rilevante. Su VISIONabbiamo avuto modo più volte di raccontare casi scuola afferenti a questo “ecosiste­ma”, fatto nascere e crescere dal gruppo Autostrade per l’Italia e dal­le sue società di engineering e con­struction, Tecne e Amplia Infrastructures. 

Questa volta, il nostro viaggio nel rinnovo delle gallerie autostradali italiane ci porta in Toscana, per la precisione lungo il tratto dell’A1 tra Calenzano e Barberino sottoposto a una cor­posa riqualificazione nelle sue ope­re d’arte in vista di costituire nella sua pienezza l’ampliata carreggiata Nord dell’Autosole, in affiancamen­to alla nuova “Sud”. 

Qui, l’oggetto del nostro interesse è rappresentato dalla galleria Poderuzzo, in destra, 216 m di lunghezza, alla cui manu­tenzione straordinaria sta provve­dendo una squadra di operatori composta da Autostrade per l’Italia e Amplia Infrastructures, innanzi­tutto, nonché da due imprese spe­cializzate come Paver Costruzioni e MGA (con Soteco e TLS parte di Reway Group, leader nazionale nel risana­mento autostradale). Tra le partico­larità dell’intervento: l’adozione di un rivestimento di nuova generazio­ne con conci prefabbricati in calce­struzzo.

*Video e fotoreport by Asteria per MGA e Paver

Galleria Poderuzzo

Anche nella galleria Pode­ruzzo sono stati raggiunti, grazie al lavoro di squadra, gli obiettivi defini­ti dalla TRS, la Tunnel Renewal Stra­tegy di ASPI, ossia: sicurezza per esercizio e lavoratori, minimizzazio­ne dell’impatto sulla viabilità, rapidi­tà di intervento, elevate prestazioni strutturali, installazione di un siste­ma di impermeabilizzazione effica­ce e duraturo, sostenibilità come conservazione dell’asset e standar­dizzazione delle soluzioni.

Nel caso della galleria toscana, hanno con­corso al raggiungimento di tali obiettivi attività esecutive quali la fresatura di piedritti e calotta con sistemi ad alta ingegnerizzazione (una specializzazione MGA), realizzazione del sistema di captazione delle ac­que, tecniche innovative di posa del sistema di impermeabilizzazione, organizzazione di cantiere e naturalmente nuovi conci.

Il sistema di rivestimento è stato sviluppato da Paver con Aspi, Tecne e Amplia Infrastructures

Dallo stabilimento al cantiere

I conci prefabbricati andati a costi­tuire il nuovo rivestimento struttu­rale della galleria Poderuzzo sono stati prodotti da Paver Costru­zioni – che nel 2024 ha toccato il traguardo dei 60 anni di storia aziendale – nell’ambito di un lavoro di squadra con ASPI, Tecne e Am­plia Infrastructures. 

Si tratta di ele­menti prefabbricati realizzati nello stabilimento Paver di Piacenza, sulla base di una produzione inge­gnerizzata e in condizioni rigorosa­mente controllate, per i quali il 1° settembre 2023 è stata presentata domanda di brevetto, a nome Pa­ver-ASPI-Amplia-Tecne, con il titolo: “Struttura di rivestimento per galleria e relativo procedimento”. 

Il know-how Paver, infatti, riguarda sia i conci ­prefabbricazione, montaggio e connessione degli elementi, sia il siste­ma di movimentazione, e ha basi più che solide composte dall’expertise nella prefabbricazione e dallo studio tecnico dedicato, nonché dall’allesti­mento di ben 3 campi prove

Per la “Poderuzzo” tra il dicembre 2023 e il marzo 2024 sono stati prodotti 320 conci di calotta e 320 lastre di piedritto, elementi andati a com­porre 160 archi completi di 6 metri quadrati ciascuno. Grazie al sistema di mo­vimentazione messo a punto dalla stessa Paver, aumentano quindi gli standard di sicurezza per gli operatori e allo stesso tempo si riducono le tempistiche esecutive: ogni con­cio può essere posizionato e fissato anche in un tempo massimo di 7/8 minuti. 

Molteplici vantaggi

In generale, i vantaggi di questa soluzione costruttiva sono evidenziabili in termini di: prestazio­ni (assicurate da produzione e rela­tive verifiche, dall’impiego di gabbie di armatura assemblate e saldate su dime, da un dispositivo di controllo dello stato della struttura durante la sua vita utile), affidabilità (produ­zione e movimentazione sono state “preparate” da specifici campi prova), rapidità di esecuzione, specializza­zione (riduzione della manodopera generica a favore di quella formata ad hoc), dimensionamento degli spes­sori di fresatura, che possono essere minimizzati a fronte del successivo impiego di un nuovo rivestimento in calcestruzzo ad alta resistenza, e naturalmente sicurezza.

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