Incontro tra imprese ferroviarie e Rixi: “Limite massimo ribasso, qualità e contratto integrativo ferroviario proposte indispensabili per le opere”
Redazione VISIONJ
Ieri, 5 aprile, una delegazione dell’Associazione nazionale costruttori edili ferroviari riuniti ANCEFERR costituita dal presidente Vito Miceli e dal vicepresidente Roi Bernard, è stata ricevuta dal Viceministro per le Infrastrutture e i trasporti, Edoardo Rixi, al quale sono state rappresentate alcune istanze e priorità delle imprese associate.
“Ringraziamo il viceministro Rixi che oggi ha voluto dedicare tempo e ascolto ad ANCEFERR – ha sottolineato il presidente Vito Miceli – e al quale abbiamo non solo illustrato l’attività e gli impegni nei confronti degli associati che dal 2011 portiamo avanti come Associazione, ma soprattutto abbiamo evidenziato alcuni punti e obiettivi per noi essenziali e non più rinviabili anche nell’ottica dell’attuazione del PNRR. Siamo certi che le nostre proposte possano trovare un positivo accoglimento presso il Governo e nelle sedi parlamentari, anche in termini dell’avvio di un dibattito costruttivo per realizzare il PNRR e valorizzare le imprese medio-piccole che, con il loro lavoro, permettono la sicurezza dei cantieri, la realizzazione e la manutenzione delle infrastrutture ferroviarie del nostro Paese, promuovendo una cultura del lavoro fondato sulla qualità e la valorizzazione del personale”.
Le proposte sul tavolo
Cultura della qualità: valorizzazione della storicità, progettualità, continuità e professionalità dell’impresa; norma di contrasto all’abuso del massimo ribasso nell’attribuzione delle gare, con limite del 10% al valore del criterio del prezzo; stop a eccessiva onerosità coperture assicurative e in particolare alla richiesta della ‘decennale postuma’ con massimali da 50 milioni di euro anche per piccoli interventi da piccoli importi; burocrazia semplificata piccole e medie imprese: per l’esecuzione di opere minori (per esempio, appalti inferiori ai 100 milioni di euro) proponiamo lo studio di un protocollo di regole e procedure semplificate rispetto a quelle oggi in uso nella direzione lavori. Le attuali regole standard penalizza fortemente le PMI, data l’assenza o quasi di una strutturata organizzazione amministrativa-legale interna,
E ancora: contratto integrativo al CCNL per le opere civili specialistiche ferroviarie: “Proponiamo – così ANCEFERR in una nota – un tavolo di confronto con le parti sindacali per la definizione di un contratto integrativo al Contratto collettivo nazionale per le opere civili specialistiche ferroviarie. Le necessità specifiche delle imprese specializzate in manutenzione, infatti, mal si conciliano con misure ‘calate dall’alto’ e non concordate (per esempio, obbligo di utilizzo dei tesserini ‘geolocalizzati’). Un contratto integrativo permetterebbe, inoltre, di potenziare le scuole edili con nostri formatori esperti in materia, prevedendo e integrando il catalogo formativo del comparto ferroviario con la formazione non solo di muratori o carpentieri, ma anche addetti alle macchine operatrici, macchinisti e operatori di macchine su binario“.