Dal progetto Sinelec per A24-A25 al cantiere Itinera, con SINA e Iterchimica sull’A4. Così il gruppo ASTM viaggia verso le autostrade del futuro
Redazione VISIONJ
Smart&Green. Due fattori-chiave, spesso e volentieri integrabili e integrati, alla base delle migliori iniziative infrastrutturali del nostro tempo che hanno trovato, lo scorso mese di ottobre, forma e sostanza in due “news” che ci arrivano dal gruppo ASTM, player globale di primo livello in fatto di reti viarie.
La prima riguarda l’aggiudicazione, da parte di Sinelec, di una gara per la progettazione e realizzazione dei sistemi smart road e del monitoraggio dinamico sulle autostrade A24 e A25. La seconda, invece, ha messo sotto i riflettori l’avvio della ripavimentazione della corsia di marcia lenta dell’Autostrada A4 Torino-Milano (primi 2 km su un totale di 250 km) con l’impiego di un conglomerato bituminoso composto da Gipave®, la tecnologia Iterchimica che combina grafene e plastiche dure da recupero, e asfalto riciclato al 70%.
Le due notizie hanno avuto ampia diffusione sui media, anche digitali. Vale la pena di ritornarci per leggerle in combinazione, sottolineando i meriti di un approccio avanzato e a tutto campo. Considerazione corroborata dal fatto, per lo più, che anche e soprattutto la stessa TO-MI autostradale si iscrive nel maxi-progetto Smart Road di ASTM, che punta a farne l’Autostrada del Futuro.
Smart A24 e A25
Il 13 ottobre scorso Sinelec, società tecnologica del Gruppo ASTM, in raggruppamento di imprese, si è aggiudicata la gara per la progettazione e realizzazione dei sistemi smart road e del monitoraggio dinamico sulle autostrade A24 Roma-L’Aquila e A25 Torano-Pescara. Il valore dell’accordo quadro, promosso dal Commissario Straordinario per l’adeguamento e la messa in sicurezza antisismica delle Autostrade A24 e A25, è di circa 200 milioni di euro. Il raggruppamento guidato da Sinelec è formato da Itinera ed Euroimpianti, rispettivamente società di costruzioni e società di impiantistica del Gruppo ASTM, da PSC e Alpitel con i progettisti RINA Consulting, PROGER, SINA (Gruppo ASTM) e Carlorattiassociati.
Gli interventi previsti si svilupperanno lungo i 280 km delle autostrade che collegano il Lazio con l’Abruzzo. L’innovazione tecnologica che Sinelec implementerà è relativa a tre principali aree di intervento: Sistemi Smart Road (mobilità connessa, sistemi per il monitoraggio del traffico e ambientale, oltre a sistemi di controllo ed elaborazione dei dati); Green Island (14 complessive), che ospiteranno anche le colonnine di ricarica elettrica rapida per gli autoveicoli e le aree di ricarica e di atterraggio/decollo dei droni; Sistemi di Monitoraggio riguardante 170 ponti e viadotti per un totale di 836 campate che saranno complessivamente monitorate attraverso sistemi dinamici e statici.
Il futuro in A4
Il 20 ottobre, invece, è stato dato il via alla ripavimentazione di 250 km di marcia lenta dell’A4 Torino-Milano, gestita dal Gruppo ASTM. Il materiale impiegato: un CB realizzato con grafene e plastiche dure riciclate selezionate (come giocattoli, cassette della frutta, cestini) e con il reimpiego del 70% di fresato proveniente dalla pavimentazione esistente, riducendo così al solo 30% l’utilizzo di nuovi aggregati naturali.
L’innovazione, in questo caso, si chiama Gipave®, soluzione Iterchimica frutto di una ricerca durata sei anni condotta in in collaborazione con G.Eco (gruppo A2A), Università degli Studi di Milano-Bicocca e Directa Plus. Questa combinazione – spiega un comunicato congiunto ASTM-Iterchimica – garantisce maggiori prestazioni in termini di sostenibilità e resistenza, fino a incrementare fino al 75% la durata della pavimentazione e permetterà di ridurre i consumi energetici di circa 90 milioni di kWh (-30%), corrispondenti al fabbisogno annuale di circa 30.000 famiglie e consentirà l’abbattimento di 18.350.000 kg di emissioni di CO2eq (il 38,5% in meno) pari all’azione di assorbimento di circa 115.000 alberi.
In particolare, per questa attività verranno riutilizzati circa 1,5 milioni di kg di plastiche dure (pari circa al peso di oltre 1.200 automobili), risparmiando quasi 23 milioni di kg di bitume e circa 480 milioni di kg di materie prime estratte da cave (-40% di materiali non rinnovabili impiegati rispetto alle tecnologie tradizionali).
Alla realizzazione di questa importante infrastruttura, oltre ad ASTM e a Iterchimica, hanno collaborato attivamente anche altre società del Gruppo ASTM: Itinera e SINA, che ha progettato la ricetta di produzione ed eseguito le verifiche sugli asfalti. La società Bitux, produttore di conglomerati bituminosi, fornirà invece le miscele dell’ecopavimentazione per il progetto pilota. Lo studio di sostenibilità è stato infine eseguito dall’Università di Bologna (Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali).