Safe VisionVision Politics

Sicurezza, un impegno globale

Jean Todt, Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la road safety, tiene a battesimo Visione Sicurezza Monza 2022

 

di JEAN TODT | Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Sicurezza Stradale

 

Signori e Signore,

Desidero innanzitutto ringraziare gli organizzatori di Visione Sicurezza 2022 per avermi invitato a partecipare con questo messaggio a un evento, giunto alla terza edizione, che proprio nell’anno del centenario dell’Autodromo Nazionale di Monza si presenta particolarmente ricco di spunti in grado di contribuire a migliorare gli standard di sicurezza delle nostre infrastrutture, stradali e ferroviarie.

Lo spirito della vostra manifestazione è quello proprio della comunità d’intenti, del lavoro fianco a fianco di tutti gli stakeholder coinvolti nella costruzione e gestione della safety infrastrutturale: istituzioni, gestori, progettisti, imprese, ricercatori, innovatori. È lo stesso spirito, in fondo, che guida le grandi scelte globali nel campo della sicurezza stradale, a partire naturalmente da quelle dell’ONU, che ho l’onore di rappresentare come Inviato Speciale del Segretario Generale. 

È un lavoro svolto dalle comunità (degli operatori) per le comunità (degli utenti-cittadini). Un lavoro intenso e impegnativo, ma insieme bellissimo e necessario.

Sicurezza e sostenibilità

Ogni anno solo in Italia circa 18.000 persone muoiono o subiscono ferite gravi a causa dell’incidentalità su strada. Per limitare questo fenomeno, occorre intensificare l’impegno comune, costruendo e illuminando una visione condivisa in cui la sicurezza abbracci sempre di più la sostenibilità ambientale, per generare così autentica “vivibilità”: la vita – frutto di educazione, intelligenza, benessere, armonia – come esatto opposto di quella terrificante “sottrazione”, la morte, che gli incidenti spesso determinano.

Sicurezza e sostenibilità, del resto, sono due parole chiave che animano profondamente le attuali politiche globali in ambito ONU, pensiamo al Secondo Decennio di Azione che punta a dimezzare decessi e feriti su strada di qui al 2030, o agli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. E sono davvero lieto che il vostro evento le accosti nelle sessioni convegnistiche che seguiranno e che vedranno quali ulteriori trend topic l’innovazione tecnologica e il fattore umano, che non possono mai essere scissi.

Per quanto mi riguarda, posso assicurarvi che il mio impegno per la promozione della sicurezza a tutto campo non verrà mai a meno. Così come l’apprezzamento per iniziative come la vostra, che uniscono consapevolmente tecnica ed etica, qualità e cultura, alta specializzazione e inclusività.

Rivolgo infine un augurio di “buona navigazione” anche a Vision Journal, la nuova rivista tecnica dedicata a raccontare la technical community delle infrastrutture che tenete a battesimo proprio oggi, qui a Monza, e che già nel nome racchiude una missione a cui tutti possiamo e dobbiamo contribuire: una nuova visione della sicurezza road&rail che ci aiuti ad avvicinarci il più possibile al traguardo della Vision Zero.

Grazie ancora a tutti.

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