Vision Talks

La sicurezza di strutture e infrastrutture

Safety innovations a Intertraffic 2022: dalla rondella strumentata al ponte di misura. Ce le racconta il loro inventore Ezio Giuffé

di FABRIZIO APOSTOLO 

Parliamo di invenzioni al servizio del miglioramento della sicurezza delle nostre infrastrutture: quella “del 2021” può essere considerata la rondella strumentata. Di cosa si tratta?

La rondella strumentata consente di monitorare la perdita di coppia di qualsiasi tipologia di giunto bullonato. Nel momento in cui una struttura fissata su pavimento, cemento o altro corpo solido viene venir meno la propria funzione portante in quanto si allenta la forza generata dal dado “indebolendosi” l’accoppiamento con il cemento, ecco che la rondella strumentata, misurando questa variazione di forza, diventa un presidio di sicurezza in grado di monitorare quanto sta accadendo e di lanciare un allarme attraverso un sistema di trasmissione IoT.

Quali li sono le applicazioni possibili?

La rondella si applica a tutti i dispositivi fissati tramite giunto bullonato, dalle barriere di sicurezza alle barriere antirumore, ai pannelli a messaggio variabile. Si tratta di strutture sottoposte a cicli di carico-scarico importanti, che generano sollecitazioni dinamiche alla lunga causa della perdita di accoppiamento tra cemento e resina di fissaggio.

Quale innovazione ha portato, invece, a Intertraffic Amsterdam 2022?

Ho portato, presentandolo agli addetti ai lavori allo stand di VITA International, il ponte di misura, un’innovazione che permette di misurare l’abbassamento di una struttura, per esempio un ponte, senza nessun riferimento a terra. Mentre fino a ieri per misurare l’abbassamento di un ponte era necessario impiegare uno strumento ottico o collocare un sensore di misura su un’asta (attività sempre condizionate dall’intervento di personale), con il ponte di misura diventa possibile effettuare monitoraggi delle opere d’arte nel lungo periodo, consentendo di misurare la perdita di efficienza della struttura, per esempio in situazioni in cui le condizioni dei cavi di precompressione fanno sì che il ponte sia prossimo a perdere la propria capacità portante, iniziando ad abbassarsi anche per peso proprio. Si tratta, del resto, di una situazione tipica di molte opere d’arte di età avanzata realizzare con cavi post-tesi.

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