Focus sulla finitrice elettrica eCity SD1800W, tra i fiori all’occhiello dell’innovativo programma Z-ERA di Dynapac (Fayat Group)
Redazione VISIONJ
Se il sostantivo chiave, per spiegare l’approccio di Dynapac (gruppo Fayat) allo sviluppo di macchine stradali, è “innovazione”, un aggettivo che gli si adatta ottimamente è “sostenibile”. Ovvero: innovazione concepita anche e soprattutto per generare sostenibilità. Un esempio di questo concetto l’abbiamo raccontato occupandoci della finitrice cingolata SD2500CS PROTAC, la “Spray Paver” capace di stendere il conglomerato bituminoso e spruzzare lo strato di emulsione in un’unica operazione.
Il caso PROTAC, tuttavia, non è isolato, ma ben accompagnato da una serie di novità che oltre all’alta tecnologia presentano – come comune denominatore – proprio il fatto di essere environmentally friendly. Due esempi su tutti: la gamma di macchine full electric del programma Dynapac Z.ERA e i nuovi rulli per asfalto dotati di SEISMIC, il sistema che consente di adeguare in automatico la frequenza di vibrazione, e di conseguenza il numero delle passate, alla temperatura del materiale in compattazione. Occupiamoci, in questa sede, del primo.
Programma Z-ERA
La ricerca Dynapac ha dunque portato sulle nostre strade una gamma di macchine totalmente elettriche, capaci di apportare risparmi energetici e allo stesso tempo garantire contesti di lavoro più salubri in location tipicamente sensibili, anche in ragione della presenza di aree residenziali e di mobilità lenta, come i centri urbani o le piste ciclabili. Pavimentare in questi luoghi ora è possibile impiegando, per esempio, i modelli dell’innovativo programma Z-ERA – che ha saputo aprire una vera e propria porta sul futuro del paving – tra cui la finitrice elettrica eCity SD1800W e i rulli elettrici a doppio tamburo CC900 e CC1000.
Concentriamoci sulla finitrice. Si tratta di un modello prodotto da Dynapac in Germania, che abbina produttività, operatività e naturalmente sostenibilità. Dotata di una performante batteria agli ioni di litio da 98 kWh a ricarica rapida (una sola ricarica consente fino a quattro ore di lavoro; la batteria si ricarica fino a 80kW in meno di un’ora), motore elettrico trifase da 55 kW e sistemi di livellazione avanzati, grazie all’azionamento elettrico la finitrice necessita di controlli minimi ed è praticamente esente da manutenzione, con conseguente riduzione dei costi di gestione.
È possibile – spiegano da Dynapac – anche preriscaldare il banco mentre la macchina è collegata a una fonte di alimentazione esterna per risparmiare la batteria in caso di operazioni di stesa prolungate. La SD1800W ha una capacità di stesa di 350 t/h, per una larghezza di lavoro fino a 4,1 m con il banco esteso. I risultati della sua azione sono invariati rispetto a quelli ottenuti da “consorelle” della stessa tipologia, ma a motore diesel.