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Pavimentazioni pluri-rigenerate

Le emulsioni da bitume modificato per riciclaggio a freddo Valli Zabban in campo per vincere sfide ambientali e caro energia

Redazione VISIONJ

La sfida è di quelle tipiche del tempo che stiamo vivendo, caratterizzato da un lato da un livello sempre più alto di consapevolezza ambientale, ma dall’altro da altissimi costi dell’energia. Uno strumento ideale per vincerla (assecondando il primo aspetto e arginando il secondo) è, anche e soprattutto in campo stradale, la tecnologia, come quella che consente di ideare, progettare e realizzare una vera e propria pavimentazione infinita, ovvero una strada “enne volte” rigenerabile che garantisca sempre elevati standard di sicurezza, efficienza e qualità. 

La tecnologia che oggi porta a questi risultati è quella della rigenerazione a freddo delle pavimentazioni con emulsioni, come quelle formulate e prodotte da Valli Zabban che sarà tra i protagonisti della prossima Asphaltica 2023 a Verona. La tecnica, come è noto, si sviluppa all’inizio del Terzo Millennio, è subito apprezzata dai gestori e oggi sta vivendo un pieno “rinascimento” proprio in virtù delle esigenze di mercato che va a soddisfare.

Rigenerare una strada con un conglomerato bituminoso a freddo prodotto con emulsione e granulato di CB – spiegano da Valli Zabban – da un lato consente di evitare estrazioni di inerti vergini da cave e relativi trasporti ed emissioni di CO2 legate al processo produttivo a caldo. Dall’altro, si risparmiano i costi energetici, oggi alle stelle, per il riscaldamento e l’essicatura degli stessi inerti”.

La soluzione tecnica

La soluzione tecnica che conduce a questa sostenibilità multipla si chiama Rigeval, la gamma di emulsioni da bitume modificato Valli Zabban specifiche per il riciclaggio a freddo del CB. Si tratta di una tecnologia, sviluppata nel laboratorio Tecnologie Stradali di Bologna, che consente di rigenerare fino al 95% di fresato, senza spreco di risorse, estrattive, emissive ed energetiche. Per completare l’identikit del nuovo CB rigenerato, che abbia le stesse caratteristiche di un conglomerato prodotto con inerti “vergini”, occorrerà solo aggiungere il 5% di inerti “di integrazione”, l’1,5% di cemento e, per l’appunto, il 4% di emulsione Rigeval. 

Per ottenere ottimi risultati – aggiungono dall’azienda guidata dal CEO Andrea Lazzarotto –  è comunque necessario uno studio preliminare: in Valli Zabban mettiamo a disposizione dei clienti sia il laboratorio asfalti, per lo studio del mix design e la determinazione delle caratteristiche prestazionali, sia il laboratorio mobile per le verifiche durante la rigenerazione in sito e/o impianto”.

Le destinazioni di Rigeval (in genere strati di base o pacchetto base-binder): i potenziamenti autostradali, in cui in genere la pavimentazione della nuova corsia è il buon frutto della rigenerazione degli strati adiacenti, le grandi viabilità extraurbane e in casi particolari anche comunali.

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