Focus ONVision News

Missione sussidiarietà

Dagli obiettivi (le grandi opere PNRR e non solo) agli strumenti per raggiungerli. Se n’è parlato oggi a Milano, con MIT, ASPI e TELT

Redazione VISIONJ

Anche grazie ai finanziamenti europei (PNRR) l’Italia sta realizzando il più grande investimento in infrastrutture della sua storia: circa 125 miliardi di euro entro il 2032 per opere strategiche. Sono già 1.700 i cantieri aperti per un valore che sfiora i 60 miliardi di euro, secondo l’elaborazione dell’Ufficio Studi PwC Italia. A fine 2021 il valore delle infrastrutture di trasporto in Italia era pari a circa 487 miliardi di euro, contro i 717 della Francia e i 956 della Germania, secondo una stima della Fondazione per la Sussidiarietà (FPS).

È quanto emerso oggi, 27 novembre 2023, alla presentazione a Milano del Rapporto “Sussidiarietà e… governo delle infrastrutture”, realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà (FPS) presso la Torre PwC, con l’intervento di Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’Italia – sottolinea il Rapporto – destina alle infrastrutture di trasporto appena lo 0,9% del prodotto interno lordo (2020), quasi la metà rispetto ai maggiori partner europei. Dal 2010 al 2019 l’Italia ha speso per costruzione e manutenzione circa 96,4 miliardi di euro. Gli investimenti hanno superato i 227,8 miliardi di euro in Germania, 223,6 in Francia e 186 in Gran Bretagna. Solo la Spagna ha fatto meno di noi, con 90,4 miliardi di euro.

Sulla base del Rapporto FPS, si impone una riflessione sugli strumenti per attuare il nuovo ambizioso piano. A tre anni dalla data prevista di ultimazione dei lavori legati al PNRR, infatti, il 64% dei fondi devono ancora essere spesi. Sarebbe perciò utile adottare anche in Italia i “modelli collaborativi sussidiari” utilizzati in molti paesi. L’Italia è chiamata così a scegliere il proprio futuro, tra le crisi dell’attuale modello di sviluppo e le sfide della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Tra i principali progetti sotto i riflettori del meeting milanese troviamo l’alta velocità ferroviaria, le “strade intelligenti”, le opere per il Giubileo 2025 e il Ponte sullo Stretto di Messina: “Da questa epocale fabbrica di infrastrutture è atteso un volano per economia e occupazione, una spinta alla manutenzione delle opere e il contrasto al dissesto idrogeologico. Una grande sfida per il Belpaese, chiamato a realizzare il 90% in più delle opere rispetto al passato, mentre le imprese di costruzioni si sono ridotte del 70%, i modelli contrattuali non sono stati aggiornati e la cultura del dialogo tra parti pubbliche e private non si è evoluta”.

All’incontro oltre al Ministro sono intervenuti Paola De Micheli, già Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, Presidente Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, Giovanni Andrea Toselli, Presidente e Amministratore Delegato di PwC Italia, Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Armando Brunini, CEO di SEA e Presidente di ACI Europe, Andrea Gibelli, Presidente esecutivo di FNM, Roberto Tomasi, Amministratore Delegato Autostrade per l’Italia e Manuela Rocca, Direttrice Generale Aggiunta di TELT.

La sussidiarietà – ha detto proprio Manuela Rocca – ha rappresentato una delle chiavi di lettura per sbloccare il nostro progetto. L’opposizione ai cantieri e alle grandi opere è spesso frutto della mancanza di coinvolgimento al momento giusto dei territori. Invece, una volta avviata, una governance condivisa è in grado di portare valore a tutti i livelli del progetto“.

Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter