CantiereFocus ON

Impermeabilizzare underground

Prosegue il nostro viaggio divulgativo, insieme allo specialista Macko, tra le tecniche di protezione dall’acqua. Focus sul waterproofing in galleria

Redazione VISIONJ 

Dopo aver introdotto il know-how di Macko attraverso le parole del suo amministratore Gabrio Vanoni, che abbiamo intervistato per il nostro speciale VISIONJ Ottobre, anticipato online e via LinkedIn, proseguiamo il viaggio tra vari aspetti dell’impermeabilizzazione al servizio delle grandi infrastrutture occupandoci di sotterraneo, ovvero gallerie, un ambito tra i molti in cui le referenze Macko sono oltremodo significative. Alcuni esempi: la Variante di Valico dell’A1, il tratto della linea AV/AC Bologna-Firenze (CAVET), le tratte ferroviarie AV/ AC CEPAV 2, IRICAV 2 e COCIV, o il Nuovo Tunnel del Colle di Tenda, grande opera Anas, Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, in realizzazione. 

Scarica l’edizione integrale sfogliabile e scaricabile dell’intervista a questo link, contenuto raggiungibile anche cliccando sull’immagine sottostante. 

L’azienda

Va detto, innanzitutto, che l’evoluzione della tecnica dell’impermeabilizzazione è andata di pari passo all’attenzione degli operatori per gli aspetti di rinnovamento delle gallerie. Gli snodi epocali dal punto di vista di Macko: la stagione delle grandi opere del primo decennio Duemila e il momento presente, contraddistinto da interventi sempre più diffusi. 

È proprio nei cantieri dell’alta velocità Bologna-Firenze e soprattutto in quelli della Variante di Valico – spiega Vanoni – che ci siamo confrontati, per la prima volta, con le sacche di gris ovvero il gas presente in galleria, ed è allora che, di conseguenza, abbiamo iniziato a rendere antideflagranti i nostri mezzi e attrezzature da impiegare underground”. 

Un altro esempio di tecnica innovativa pro-sicurezza che, per Macko, affonda le radici in quella stagione riguarda il sistema con velcro impiegato al posto del tradizionale bottone per il fissaggio del telo impermeabilizzante. “Recentemente abbiamo adottato ancora questo particolare sistema nella galleria Sant’Anna (A12), dopo averlo sperimentato nella galleria di Valico anni fa, proprio perché più funzionale in tunnel a rischio di presenza di gas in un momento storico in cui le dotazioni antideflagranti erano agli albori”. 

Vai alla pagina LinkedIn di Macko

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