Via ai lavori per la riconfigurazione del nodo dell’A4 Milano-Bergamo, un maxi-intervento Autostrade per l’Italia da circa 25 milioni di euro
Redazione VISIONJ
Si è tenuto il 27 dicembre scorso il sopralluogo per l’avvio delle attività preliminari dei lavori di adeguamento del nuovo svincolo di Dalmine, nella tratta Milano-Bergamo della A4 Torino-Trieste gestita da Autostrade per l’Italia. Oltre ai tecnici che a partire da questo mese di gennaio sono impegnati nei lavori per la realizzazione dell’infrastruttura, erano presenti il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, l’Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, il Sindaco di Dalmine Francesco Bramani e l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi.
L’intervento migliorerà notevolmente la gestione dei flussi in uno dei contesti a più alta densità industriale in Italia e in Europa, dove si registra un costante incremento dei livelli di traffico. La nuova configurazione del nodo aumenterà la permeabilità tra le infrastrutture stradali – A4 e Tangenziale di Bergamo – diversificando i flussi di traffico con il duplice beneficio di accorciare i tempi di percorrenza e diminuire le interferenze con la viabilità ordinaria.
Il progetto prevede infatti la realizzazione di una rampa bidirezionale, composta da due carreggiate che, scavalcando l’autostrada A4 con una nuova opera, collega la barriera d’esazione di Dalmine con la rotatoria della Tangenziale di Bergamo posta in Comune di Stezzano, mentre l’attuale corsia di uscita dal casello verrà mantenuta per i soli flussi diretti verso la viabilità locale.
Nuovo cavalcavia
Si tratta di un intervento del valore di circa 25 milioni di euro, della durata di circa 16 mesi, che vede tra le principali opere la realizzazione di un nuovo cavalcavia e di due sottovia, oltre ad attività di ammodernamento delle infrastrutture già presenti nella configurazione attuale del nodo. La soluzione progettuale adottata risponde ai più moderni criteri di potenziamento infrastrutturale sostenibile, si contraddistingue infatti per la caratteristica di aumentare la capacità, limitando il consumo di suolo.
Particolare attenzione all’aspetto della sostenibilità ambientale è stata posta nelle scelte relative al trattamento delle acque, alla gestione dei materiali da scavo, alla mitigazione degli impatti acustici e all’inserimento delle opere a verde. In particolare, quasi la totalità delle terre di scavo verrà impiegata per la realizzazione di parti del progetto, riducendo così il ricorso all’approvvigionamento da cava al solo 35% del fabbisogno totale.
È stato inoltre condotto uno studio dedicato a garantire la riqualifica ambientale dello svincolo: grazie alla realizzazione di parchi e opere a verde, l’abitato circostante beneficerà di una riduzione di immissioni in atmosfera di anidride carbonica pari a -3,6 ton l’anno e a un’immissione di ossigeno pari a + 3 ton l’anno. L’intervento prevede inoltre la realizzazione di barriere acustiche fonoassorbenti di ultima generazione per una lunghezza complessiva di circa 480 m.
Opere per il territorio
La riconfigurazione dello svincolo di Dalmine, definita grazie al costante confronto con le Istituzioni del Territorio e con le strutture tecniche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rientra nel più ampio progetto di potenziamento del tratto di A4 di competenza di Autostrade per l’Italia, che prevede inoltre la realizzazione di una quarta corsia dinamica nel tratto milanese compreso tra Viale Certosa e lo Svincolo di San Giovanni e diverse opere a beneficio del territorio circostante.