FAST è la soluzione ABESCA certificata in configurazione di cantiere e definitiva. Il suo primo banco di prova: la “porta” milanese dell’A8, autostrada dai molteplici primati
Redazione VISIONJ
La prima installazione, in assoluto, di una barriera di sicurezza di nuova concezione è avvenuta in un luogo decisamente noto se l’oggetto del discorso sono le “prime volte”, soprattutto in questo 2024. Si tratta del tratto Milano-Lainate dell’A8, l’Autostrada dei Laghi (Milano-Varese), segmento viario nodale del Nord Ovest milanese interessato da continue e costanti evoluzioni infrastrutturali, a cura della concessionaria che lo gestisce, Autostrade per l’Italia, e delle sue società di engineering e construction, Tecne e Amplia Infrastructures. Questo tratto dell’Autolaghi, tra l’altro, oggi in parte già portato a cinque corsie (è un unicum nel Belpaese), nel settembre di quest’anno ha compiuto esattamente 100 anni: quelli, portati benissimo proprio grazie alle azioni rinnovatrici, della prima autostrada del mondo.
Spartitraffico centrale
Passando dal generale al “particolare”, vogliamo qui soffermarci proprio su alcuni dispositivi di sicurezza adottati nell’ambito di questo intervento, con un occhio di riguardo alla delicata fase del passaggio dal cantiere (quello dell’ampliamento, per l’appunto) all’assetto definitivo. In questo quadro, per la realizzazione di 3 km di barriere in calcestruzzo nello spartitraffico centrale è stato adottato il modello ABESCA H120 FAST, prodotto e fornito da Crezza, società specializzata del settore.
L’acronimo FAST sta per Fast Installation and Fast Remotion – Adaptable – Sustainable – Turnable, parole chiave più che utili a sintetizzarne le peculiarità, su cui ci soffermeremo a breve, non prima di aver menzionato obiettivi originari e ragioni ispiratrici della soluzione.
“Poter contare – li sintetizza così l’ingegner Andrea Bianchi, Direttore Tecnico di ABESCA (Associazione Barriere Elementi Sicurezza Cemento Armato) – su una barriera che garantisse un elevato livello di contenimento e, insieme, spostamenti minimi, e che potesse essere impiegata agevolmente in diverse configurazioni, rivelandosi un prodotto ideale nei grandi interventi di riqualificazione autostradale”.
La barriera H120 FAST è testata in classe H4b secondo le configurazioni W2 (definitiva) con 6 chiodi di lunghezza ridotta infissi nella pavimentazione, facilmente estraibili e ispezionabili; nonché W5, se semplicemente appoggiata (free standing) sulla pavimentazione (provvisoria).
Connessione vincente
Sistema di chiodatura e sistema di collegamento FAST – è questo uno dei punti nevralgici dell’innovazione ABESCA – assicurano la massima velocità di montaggio e smontaggio in ogni configurazione. In particolare, il sistema di collegamento, a forma di “osso di cane”, rende inoltre il dispositivo estremamente adattabile ai raggi di curvatura, anche fino a 100 m di lunghezza, assecondando così l’andamento planimetrico variabile tipico delle tratte cantierizzate.
“La sostituzione del manicotto con il sistema di collegamento FAST – approfondisce Bianchi – da un lato consente un’extra-rotazione della barriera che determina la sua caratteristica di adattabilità. Dall’altro, ne favorisce un rapido inserimento in fase di installazione e un’immediata rimozione durante smontaggio o riparazione, con contrazione delle tempistiche esecutive e miglioramento di produttività e sicurezza degli addetti ai lavori e utenti“.
Connessi al fattore sicurezza, anche a comporre i tre main-topic di VISIONJ – vi sono quindi i fattori sostenibilità e “smart”: questi due ultimi spiegabili con il fatto che la barriera è realizzata con materiali riciclati, in chiave LCA, detiene specifica certificazione EPD ed è progettata per alloggiare sensoristica avanzata smart road, in funzione di progetti IoT.
Redirettivi illuminabili per il sottopasso di Lainate
Tra le opere onnesse all’ampliamento dell’A8 a cinque corsie rientra anche un nuovo sottopasso della SP 101 a Lainate, un intervento infrastrutturale eseguito dalla specialista Amplia Infrastructures (Gruppo Autostrade per l’Italia). In questo contesto sono stati installati 900 m di barriere in calcestruzzo con profili redirettivi ABESCA ET100R ancora una volta frutto del know-how ABESCA.
Si tratta di soluzioni di sicurezza concepite per essere posizionate in adiacenza a muri, gallerie e pile di cavalcavia disponibili anche nella versione ET100LUX, ovvero con predisposizione per sistemi di illuminazione radente a LED, a 60 cm di altezza. Testati in classe H2, questi dispositivi presentano una larghezza operativa W1.