Presentata a Roma #vitadagara, associazione community che punta a permeare il mondo degli appalti di cultura del bene comune
Redazione VISIONJ
Un convegno, dal titolo “Appalti e bene comune: un’occasione per il Paese”, come prima occasione di riflessione sul nuovo codice e presentazione delle iniziative dell’associazione Vitadagara-APS fondata da Sacha Emiliani con Maria Ferrante, Lucio Lacerenza, Vincenzo Laudani, Pirro Piccolo e Angela Ruotolo. Tra i partecipanti ospiti Giuseppe Busia, Presidente di ANAC, Monsignor Giulio Dellavite, Segretario generale della Diocesi di Bergamo, Francesco Bernardi, Presidente onorario di Illumia, Fabio Cassanelli, Responsabile dell’ufficio contratti del Comune di Rimini e Aurora Donato, professionista che si occupa di appalti del terzo settore.
L’evento, che si è tenuto il 31 marzo scorso a Roma, ha messo così sotto i riflettori un’associazione guidata dal “risultato” da conseguire, ovvero che si sappia concentrare sul rapporto che deve intercorrere tra gli appalti e il perseguimento del Bene Comune. “Gli appalti – ha detto Emiliani – hanno un impatto sulla vita delle persone e delle collettività. La vision di #vitadagara è: chi lavora negli appalti lavora per il Bene comune. Per questo, pur nella consapevolezza dei molti rilievi critici rivolti al nuovo Codice, ritengo che chi si occupa di appalti (Legislatore, Autorità, Stazioni Appaltanti e Imprese) debba guardare al Bene Comune come a un faro guida per l’applicazione delle nuove norme affinché gli appalti diventino, per davvero, un’occasione per il Paese”.
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L’obiettivo di chi partecipa alla community di #Vitadagara – APS, spiega una nota, “è costruire insieme un progetto culturale per scardinare i pregiudizi che si nascondono dietro la parola appalto, promuovere una cultura del dialogo e dell’ascolto reciproco tra chi scrive i bandi e chi partecipa alle gare e comunicare all’esterno che gli appalti sono la risposta a bisogni della società e costituiscono opportunità di progresso”.
