Tra le novità Valli Zabban di Asphaltica, presentate in un doppio convegno, anche un’emulsione da bitume modificato che allunga la vita ai CB
Redazione VISIONJ
Una strada, due traguardi e… due convegni. Quelli, per esempio, che vedranno Valli Zabban nel ruolo di organizzatore ad Asphaltica Verona 2023, e che saranno incentrati sulle evoluzioni della linea PBT PerpetualBinderTechnology che lega a doppio filo durabilità e sostenibilità. Il doppio appuntamento è in calendario giovedì 4 maggio – Sala B, Galleria tra i Padiglioni 11 e 12 di Veronafiere; il primo convegno sarà dalle 11:00 alle 12:00, il secondo invece dalle 14:00 alle 15:00.
Il titolo del doppio workshop: “Pavimentazioni stradali ecosostenibili ed esperienze con le prove prestazionali: dal laboratorio di ricerca al controllo di qualità in cantiere. Elevata durabilità e alto contenuto di fresato mediante l’impiego dei nuovi leganti PBT di Valli Zabban SpA“. Per una panoramica generale sui convegni di Asphaltica, manifestazione organizzata dal SITEB a VeronaFiere a cui parteciperemo anche noi di VISIONJ (media partner) con uno stand (Padiglione 11 R90 – Stand A2), potete cliccare qui.
Tra le novità della linea PBT presentate ad Asphaltica, alcune delle quali la stessa Valli Zabban ha riepilogato a questo link, vi è anche Rigeval PBT, ovvero l’evoluzione della famiglia di emulsioni bituminose per riciclaggio a freddo di Valli Zabban che migliora la lavorabilità del conglomerato aumentandone le prestazioni, di cui ha scritto recentemente anche il direttore tecnico Tecnologie Stradali Massimo Paolini su LinkedIn (ecco il link all’articolo completo).
Per pavimentazioni ecosostenibili
“Il conglomerato bituminoso rigenerato a freddo – scrive Paolini – si produce miscelando a temperatura ambiente il granulato di conglomerato bituminoso (fresato), eventuale inerte di integrazione per ottimizzare la curva granulometrica, l’emulsione e il cemento. La produzione può avvenire sia in impianti fissi o in sito, con apposito treno di riciclaggio. Le prestazioni meccaniche del conglomerato rigenerato a freddo sono funzionali alla realizzazione di strati di base e di binder di una pavimentazione anche ad elevato carico e volume di traffico”.
Una pavimentazione stradale – aggiunge Paolini – per essere definita pienamente ecosostenibile “deve garantire prestazioni e durata a lungo termine prevedendo l’impiego di materiali riciclati che però non ne pregiudichino la durata. La tecnologia che ottempera in pieno a questi requisiti è proprio la rigenerazione a freddo con emulsione di bitume modificato”, che diventa così un contributo concreto del settore delle pavimentazioni stradali alla sfida di rendere l’UE un territorio a emissioni ridotte di almeno il 55% al 2030 e climaticamente neutra entro il 2050.