Assaggi e viaggi. Benessere e responsabilità. Tra le storie che si sono incrociate allo Yoga Festival di Milano, ne abbiamo scelte tre: quelle di Tommaso, Andrea ed Enrico
di FABRIZIO APOSTOLO
Sguardi oltre. Quelli che insegnano a praticare le discipline connesse al mondo dello yoga, per esempio, antidoto permanente effettivo allo stress della grande città. Proprio dentro uno spicchio di un’area urbana, quasi metropolitana, di questo genere, a Milano, si è tenuta non molto tempo fa l’edizione 2024 di Yoga Festival, patrocinato dal Comune di Milano e ospitato da Superstudio Maxi, a due passi da Famagosta, spicchio Sud del capoluogo lombardo.
Lo yoga, come è noto, è un approccio che fa emergere energie benefiche e che, soprattutto, le sa mettere in rete. Circoli virtuosi, dunque, e condivisi. “Ponti” tra persone. E già qui lo spirito delle buone infrastrutture si troverebbe a suo agio.
Rimandando alla cospicua documentazione disponibile sul web connessa in qualche modo al festival (ecco il sito), ci limitiamo in questa sede ad abbozzare tre piccole grandi storie, che VISIONJ ha raccolto visitando la location milanese. Storie che ci parlano di viaggi e di percorsi naturali, ovvero di sostenibilità vissuta e tutta da vivere. E ci parlano, soprattutto, di persone.
Acqua, luce e tempo
Iniziamo dal piccolo, anzi dal meraviglioso “piccolissimo”. Ossia: i semi di Tommaso Radice, founder del progetto Germogliamo. Semi di rucola, ravanello rosa e via elencando che, con acqua, luce e tempo, diventano germogli utili a impreziosire enne ricette e, soprattutto, estremamente salutari. Perché hanno in sé la potenza benefica della verdura che saranno, ma moltiplicata. Tommaso è un ingegnere che si è buttato anima e corpo in questa avventura green-imprenditoriale. Conoscerlo e seguirne i consigli è stato… naturale.
Ulivi con dedica
Le strade della sostenibilità, ispirata dalla cultura yoga, ci portano quindi in Umbria, a Bevagna (Perugia), dove la start-up Gea 1916, guidata dal suo amministratore delegato Andrea Gentili (un cognome, una garanzia) ha rilevato e valorizzato oltre 4.500 piante di ulivo prima del suo arrivo in abbandono. Ora, dopo la “manutenzione” si lavora alla nuova “costruzione”, basata anche su un progetto che rende possibile a chi lo desideri di abbinare una dedica a un nuovo ulivo dei tre Uliveti Sacri umbri. Tutte le informazioni a questo link.
A tutta… calma
Ultimo ma non ultimo percorso, che ancora una volta abbina i concetti di natura, movimento e persone, è quello che ci porta a scoprire La Compagnia del Relax, un progetto di promozione di viaggi “calmi” improntati alle massime responsabilità, accessibilità e collaborazione con chi vive i territori attraversati. Tra le destinazioni: Turchia, Georgia, Armenia, Zanzibar, Iran, Laos. Alcune attività chiave: yoga, danza, musica, fotografia, trekking a piedi o a cavallo. L’iniziativa è nata da un’idea di Enrico Radrizzani, viaggiatore, esploratore, blogger e molto altro. Per saperne di più, ecco il sito web.