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Praga capitale di energia stradale

Si è chiuso il World Road Congress del PIARC che ha riunito nella città magica migliaia di specialisti. Il suo bello: aver disseminato altrettante virtuose visioni

di  FABRIZIO APOSTOLO 

Migliaia di delegati, centinaia di eventi, ma soprattutto una grandiosa energia, funzionale a stabilire connessioni e guardare insieme – a livello planetario – nella stessa direzione, ovvero quella del miglioramento delle nostre infrastrutture stradali. Tutto questo è stato il World Road Congress del PIARC, che si è chiuso lo scorso venerdì dopo un’intera, intensissima settimana.

Noi di VISIONJ abbiamo avuto il privilegio di essere annoverati tra i media partner dell’evento, risultando peraltro l’unica testata di approfondimento italiana presente e una delle pochissime a livello internazionale (anche in virtù del fatto di porci come un “laboratorio” di cultura tecnica elaborata con il settore, per il settore). Abbiamo partecipato al WRC non tanto con il fine di documentarne tutti i risvolti (impossible!), ma più che altro – come ci ha anche suggerito un veterano del WRC, Eugen Florescu di Holcim, alla quinta partecipazione – di illuminare alcuni “mega-trend”, tra cui vanno sicuramente ricompresi tutti i fattori legati alla ricerca su materiali e tecnologie che sappiano dare vita a reti viarie sempre più sostenibili e, allo stesso tempo, confortevoli e sicure.

Materiali e tecnologie. Andando al di là dell’Europa, sempre protagonista con i suoi encomiabili sforzi in chiave di sviluppo, va sottolineato il lavoro di contesti internazionali a cui è d’obbligo guardare. Alcuni esempi tra i molti: il Giappone, la Corea del Sud, l’Arabia Saudita e il Sud Africa. Contesti in cui tradizioni, territori, esperienze di gestione hanno dato luogo a veri e propri grandi laboratori di innovazione stradale, non sistemi chiusi ma apertissimi al confronto e al trasferimento di know-how. Come ha dimostrato proprio il WRC praghese.

L’Italia, da parte sua, non solo ha messo in evidenza alta specializzazione e ottima organizzazione, ma ha anche saputo fare rete come meglio non si potrebbe con gli altri Paesi, e questo dal punto di vista della ricerca così come del progetto o delle iniziative industriali. 

Di seguito, vi proponiamo un’ampia fotogallery che confidiamo possa trasmettere almeno un po’ dell’“energia stradale” circolante nel corso della kermesse. Merito degli organizzatori, dei partecipanti, del loro lavoro e della passione nel volerlo condividere, in omaggio allo spirito di autentica conoscenza e benvenuta apertura (che è poi sinonimo di “libertà“, per voler rendere omaggio all’altra parola, insieme a “energia“, impressa sul John Lennon Wall della magica capitale boema).

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