Vision News

Mario Virano, un ricordo

TELT annuncia la scomparsa del suo direttore generale, l’architetto che ha insegnato a tutti noi che la parola “infrastrutture” fa rima con “culture”

di FABRIZIO APOSTOLO

Mentre torniamo dal forum sulla sostenibilità dell’Asecap di Vienna, un post di LinkedIn ci rende nota una notizia molto triste, quella della scomparsa dell’architetto Mario Virano, direttore generale di TELT. Era una figura esemplare, dalla cultura vasta e raffinatissima, che ha dato moltissimo al nostro settore, a partire da un’opera cruciale per il futuro dell’Europa e naturalmente del nostro Paese come la Torino-Lione, di cui Virano, prima e più di ogni altro, è e sarà sempre il primo appassionato “autore”.

D parte mia, vorrei usare questo spazio soltanto per un ricordo, che si unisce alle più sincere e profonde condoglianze alla famiglia e a tutti coloro i quali lavorano per la Torino-Lione da parte di tutti noi di VISIONJ

Era il settembre 2021 quando TELT mi chiamò a moderare un seminario del ciclo Vision Rail, ideato proprio da Mario Virano, in occasione dei 150 anni del Traforo del Frejus. Quel giorno si parlò della grande ingegneria del passato, delle tecnologie costruttive del presente e della “smart railway” del futuro, ovvero delle innovazioni che il progetto italo-francese avrebbe portato alle comunità di tutta Europa.

L’architetto Virano intervenne, naturalmente, per presentare l’intero ciclo, ma poi parlò molto anche di sicurezza, vera e vissuta, di ambiente e soprattutto, rispondendo a una domanda, di un tema importantissimo: le infrastrutture europee, nel caso specifico ferroviarie, come portatrici di pace, a fronte del fatto che in passato molti “ostacoli” all’interconnessione dei tragitti erano stati interposti proprio per ragioni di contrapposizione più o meno belligerante.

Collegata con noi, ricordo, c’era una classe di un liceo torinese, perché Virano teneva moltissimo a trasmettere questi temi, questa profondità, attraverso le generazioni.

Ecco, Mario Virano era un (grande) uomo proiettato nel futuro, animato da una visione a cui ha dedicato gran parte della sua professione. Un vero maestro di infrastrutture e insieme culture, una “rima” da tenere sempre presente quando si vogliono fare, per davvero, cose grandi e belle. 

Ascoltarlo, non può fare che bene.

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