Un personale, ma significativo “grazie” al PMV dell’A10 (e a chi sta dietro le quinte) che ieri, a Genova, ci ha dato una grossa mano
di FABRIZIO APOSTOLO
Mi permetto di utilizzare, discretamente, questo spazio, per porgere un sincero “grazie” a quel Pannello a Messaggio Variabile (PMV) dell’autostrada A10 che ieri, 3 gennaio 2023, mi ha segnalato alcuni allagamenti in corso nello svincolo di interconnessione tra l’A10 medesima e l’A26, direzione Milano, inducendomi a scegliere l’alternativa A7. E spero davvero che lo stesso ringraziamento possa giungere – attraverso queste mie righe – anche e soprattutto al personale di esercizio della concessionaria che lavora H24 anche per gestire al meglio l’informazione, nel nostro caso davvero preziosa.
Stavo viaggiando, con la mia famiglia, dalla Francia. A Nizza il sole splendeva, a Bordighera anche. Dopo Varazze, invece, il diluvio. Improvviso. Come capita in questa stagione. E ancora difficoltà, da parte dell’infrastruttura stradale, a drenare come si deve tutta l’eredità di simili rovesci.
Gli sforzi per la messa in sicurezza di questa e altre infrastrutture viarie, va riconosciuto, sono stati e sono importanti, come prova il pieno adeguamento di gran parte delle gallerie o la modernizzazione dei sistemi di illuminazione. Mentre ancora ci si rimbocca le maniche per proseguire il discorso, e mentre, in parallelo, si progettano il futuro e le Smart Road, diventa essenziale utilizzare al meglio gli strumenti che abbiamo oggi a disposizione, come quelli d’informazione direttamente on the road.
In questo i cari PMV possono davvero cambiare una storia. Incoraggiare alle giuste scelte. Proprio come è successo ieri: ci siamo fidati del messaggio, abbiamo allungato il percorso di 11 km e abbiamo optato per l’A7, passando proprio sul ponte Genova San Giorgio, emblema della grande ricostruzione in cui il nostro Paese è impegnato (e lo è davvero!) da quel terribile agosto 2018.
Nell’estate del 1987 mi trovavo sull’A26 sempre con la mia famiglia, ma allora ero figlio e non padre come oggi. Ovada, direzione Liguria. A causa di una pioggia improvvisa, la nostra Alfetta si ritrovò in un lampo immersa in un bacino d’acqua e allora forza, a salvare il salvabile, i miei genitori le borse ed io… la mia sorellina. Per fortuna ci riuscimmo, senza danni di nessun genere e, passata la tempesta, capitò anche che l’auto, miracolosamente, ripartì portandoci a fino a Lourdes dove il motore, poi riparato da un bravo meccanico transalpino, aveva smesso di funzionare a dovere…
Ieri in macchina avevamo anche una bottiglia di acqua di Lourdes che ci aveva donato qualche giorno prima Montserrat, nostra cara amica catalana dal cuore immenso. Non so se questo ha avuto a che fare o meno con la scelta viabilistica, ma un pensiero veloce alla cosa (così come alla mia vecchia avventura) confesso di averlo fatto…
Di sicuro, è stato determinante il PMV: puro concentrato di informazione che davvero “fa sicurezza”. Così come sono determinanti infrastrutture ammodernate e resilienti, che sappiano dare sempre conforto all’utente, che sappiano stargli vicino.
Lavoriamo tutti, tutti i giorni, per questo.