Il modello Braies di VITA International spicca sul nuovo ponte Crignes aperto a Cortina d’Ampezzo. Quando la sicurezza incontra l’ambiente
Redazione VISIONJ
Una data storica: 5 luglio. Quella di Italia-Brasile 3 a 2, correva la memorabile (per chi ha i lustri adeguati) estate del 1982. Il numero 82, ci si perdoni il divertissement estivo, ricorre anche in una notizia dell’estate corrente, che ci arriva da una delle località di vacanza più note del Belpaese: Cortina d’Ampezzo. È il numero dell’Ordinanza della Polizia Locale che comunica l’apertura al traffico veicolare del nuovo ponte Crignes sul fiume Boite, proprio nel cuore della città, opera di connessione urbana molto attesa dalla comunità.
La firma dell’opera è quella di Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, frutto di un intervento che ha visto come RUP l’ingegner Pierleonardo Carlucci e DL l’ingegner Sergio Caporossi. L’esecutore: Impresa Cons. Vitruvio, Geom. Domenico Prestipino e Ing. Vincenzo Caruana.
Doppia sicurezza certificata
Una peculiarità in linea con lo “standard” (notevolissimo, come è noto) del sito: l’impiego di 112 metri di una barriera stradale bordo ponte in legno e acciaio di nuova concezione a cura di VITA International. Il dispositivo di sicurezza si chiama Braies (H2 BP 2) ed è composta da montanti verticali in acciaio Corten S355J0WP o zincato S355JR a cui vengono fissati i distanziatori, anch’essi in Corten o acciaio zincato, oltre naturalmente alla lamina orizzontale rivestita in legno massello (pinus sylvestris).
Una doppia sicurezza (certificata) tipica di tutta la gamma VITA, che si aggiunge a un punto di forza che, nello scenario delle Dolomiti, non può che venire esaltato: la perfetta armonia con l’ambiente.