Rafael Sevilla, direttore commerciale di Asebal (Spagna), ci parla di road safety e del profondo legame con l’italiana VITA International
di Fabrizio Apostolo / Video di Alessandro Capomolla
Rafael Sevilla è il direttore commerciale di Asebal, primario operatore spagnolo nel campo dello sviluppo di sistemi di road safety. L’abbiamo intervistato a Intertraffic Amsterdam 2022.
Prima domanda: ci parla della vostra realtà? In cosa consiste l’attività di Asebal?
Certamente, per me sarà un piacere. Asebal è stata fondata nel 1994. La direzione commerciale è a Siviglia, mentre lo stabilimento produttivo si trova nel Nord della Spagna, nei Paesi Baschi e nelle Asturie. Asebal si occupa dell’intero processo produttivo: acquistiamo l’acciaio grezzo, quindi ci occupiamo di tutto il trattamento, dalla trasformazione alla galvanizzazione. In pratica curiamo l’intero processo di fabbricazione. La specializzazione di Asebal è la sicurezza stradale, ovvero lo sviluppo di prodotti che apportino sicurezza alla strada. Abbiamo una missione importante: salvare vite. Per farlo, installiamo sistemi di ritenuta stradale con l’obiettivo di far sì che le conseguenze degli incidenti minimizzino i danni agli occupanti dei veicoli. I nostri prodotti principali sono sistemi di ritenuta veicolare per bordo laterale, spartitraffico centrale e bordo ponte, ma abbiamo anche una famiglia di prodotti molto interessante: i sistemi di protezione per motociclisti.
Si tratta di un tema di alto interesse anche per il nostro Paese, l’Italia. Tra l’altro la normativa tecnica europea per la protezione dei motociclisti ha un’origine spagnola…
La preoccupazione per la protezione dei motociclisti è stata avvertita naturalmente anche in altri Paesi, dalla Germania alla Francia, che hanno sviluppato alcuni sistemi ma senza una cornice normativa generale che tutelasse, in modo specifico, la sicurezza dei motociclisti. Per quanto riguarda la Spagna, la presa di coscienza si è avuta grazie all’intervento delle associazioni dei motociclisti, che da noi sono molto unite e hanno spinto il governo a redigere una norma che salvasse vite. La Spagna in questo campo è stata un Paese pioniere, emanando una norma molto ben strutturata e vincolante, che consentì l’installazione di sistemi che la rispettassero pienamente. Nel tempo ha subito delle revisioni, ma ora abbiamo una norma molto matura, pluri-testata, la cui efficacia ha fatto sì che l’UE si basasse proprio su questa struttura normativa per definire lo standard tecnico di tutti i paesi d’Europa.
Questo percorso regolamentare ha portato buoni frutti, in Spagna?
Certamente, e la controprova del fatto che abbiamo ottenuto buoni risultati è la seguente: l’associazione dei motocilisti si è detta molto soddisfatta!
In Italia stiamo assistendo a uno sviluppo analogo, la speranza è che ci porti agli stessi risultati della Spagna. A proposito di Italia e Spagna, sappiamo che collaborate con VITA International per diffondere sistemi di sicurezza molto particolari: le barriere in legno e acciaio, il che ci porta a toccare il tema della sostenibilità, spesso correlato a quello della sicurezza.
In Asebal siamo convinti che, date le attuali condizioni del mercato e le necessità dello sviluppo ingegneristico, è molto importante sviluppare collaborazioni tra aziende. Il nostro lavoro insieme a VITA International dura già da molti anni e si basa su una buona relazione, sia imprenditoriale sia personale. Essendo la Spagna un Paese ad alta valenza naturalistica il mercato richiede sempre di più sistemi che consentano una buona integrazione paesaggistica, come i dispositivi in legno, che è la specializzazione di VITA. Da parte nostra, ci occupiamo dell’azione commerciale e distribuiamo i sistemi misti legno e acciaio di VITA in Spagna, ma essendo noi stessi produttori, forniamo alla stessa VITA parte dei suoi sistemi e, nel caso, VITA può anche distribuire i nostri sistemi in Italia.
Una collaborazione commerciale, dunque ma insieme tecnica, che permette di conoscere sempre meglio le soluzioni che vengono portate sulla strada.
Certo. L’importante è che le imprese abbiamo dei punti forti e che la collaborazione si fondi su questi punti forti. È proprio quello che facciamo.
Made in Italy e Made in Spain, dunque, un ottimo esempio di collaborazione europea. Grazie mille Rafael!
Grazie a voi per il tempo e per avermi dato l’opportunità di parlare di sicurezza stradale.