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AI nel motore dell’innovazione (e della sicurezza)

Esperienze europee di tunnel safety, con tanto Made in Italy, in occasione dei 15 anni di Sprinx Technologies a Intertraffic Amsterdam

Redazione VISION 

La tecnologia più pura e Made in Italy nel campo dell’AI (Artificial Intelligence) si è da tempo connessa a un altro acronimo che al precedente aggiunge giusto una “d” – AID, Automatic Incident Detection – ma che, parimenti, ha il potere di farci entrare dentro un mondo in cui innovazione e sicurezza, due dei nostri fattori-ispiratori, si combinano perfettamente, a beneficio del miglioramento delle infrastrutture.

Il Made in Italy dell’AID Technology è stato uno dei protagonisti del secondo giorno di Intertraffic Amsterdam, per l’esattezza lo scorso 17 aprile, quando Sprinx Technologies ha ospitato nel proprio stand, nel cuore del Padiglione 1, un panel di specialisti testimonial provenienti da vari luoghi d’Europa che hanno sottolineato alcuni punti di valore di esperienze di ammodernamento tech condotte anche con l’ausilio delle soluzioni Sprinx. Il workshop ha anche rappresentato l’occasione per celebrare i 15 anni dell’azienda con sede a Meda, in provincia di Milano.

I testimonial: Thibault Chevalier, General Manager HGM Ingénierie; Damian Omnes, Road Infrastructures System Sales Manager Bouygues Energies et Services France; Ole Petter Fjermeros, Practical Tunnel Manager Norwegian Road Administration; Anders Haegeland, Project Engineer Tratec Norcon; Lorenzo Maraia, Head of Traffic Management System Movyon (Autostrade per l’Italia); Sebastiano Spanò, Head of Business and Project Management Unit Sinelec (Gruppo ASTM).

Grandi reti viarie

Movyon, in particolare, ha raccontato il suo approccio alla scelta delle tecnologie basato su un accurato percorso di testing e sperimentazione, sia degli hardware sia dei software, dispiegato in ben 6 mesi di attività in diverse tipologie di tunnel e in condizioni reali di traffico.

Sinelec si è invece concentrata su uno dei progetti di dotazione tecnologica stradale più sfidanti oggi in Europa, anche guardando alla posizione strategica e allo status viabilistico delle “location” interessate.

 

Safety through technology

Obiettivo di entrambi gli operatori, così come degli altri citati in precedenza: aumentare gli standard di sicurezza attraverso la tecnologia. Poter contare su una visione estremamente nitida (dunque con minimizzazione dei cosiddetti falsi allarmi) e tempestiva di situazioni quali veicoli fermi, veicoli lenti, pedoni in carreggiata, sinistri e via dicendo, in questo quadro è “il mezzo” migliore per raggiungerlo.

A proposito di tecnologia, quella “dedicata” firmata da Sprinx Tecnologies si chiama traffix.ai, un software che impiega deep learning e tracciamento 3D per soddisfare pienamente le esigenze dei gestori di reti viarie nei casi di monitoraggio attivo, ovvero propedeutico all’operatività, di infrastrutture complesse quali ponti, viadotti e gallerie. traffix.ai analizza i flussi video in tempo reale, classifica i veicoli e soprattutto identifica situazioni di mobilità anomale. Tra i suoi punti di forza: un’elevatissima capacità di rilevamento e, contestualmente, una riduzione sensibile dei falsi allarmi. 

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