Vision History

Entriamo nel Museo Virtuale Anas

La storia della strada e soprattutto quella delle persone che l’hanno scritta in un progetto culturale senza tempo: MUVIAS di Anas

Redazione VISION

La sigla è MUVIAS. Il significato è: MUseo VIrtuale AnaS. Il progetto risale al 2018, anno dei 90 della società delle strade per eccellenza, ma essendo portatore (così come l’azienda è portatrice) di una grande storia, è destinato, naturalmente, a non “scadere”.

Il fatto poi che si tratta di un progetto digital assegna al medesimo un ulteriore tocco di merito, ragion per cui ci fa piacere “recensirlo” nell’ambito di questi primi contributi della nostra rubrica Vision History: perché il futuro si costruisce avendo ben presenti le nostre radici.

MUVIAS è dunque uno spazio web dinamico che racconta la storia del nostro Paese attraverso quella di Anas, con un punto fermo e caratterizzante: la crescita economica e sociale dell’Italia e quella della sua rete viaria e infrastrutturale corrono parallele: “Raccontiamo – si legge in premessa – i fatti della Storia con la S maiuscola e quelli della società che cambia, testimoniamo gli eventi della vita comune e grandi momenti collettivi. La strada come sguardo concreto ma anche come metafora”.

Strade e persone: i cantonieri

Soltanto qualche esempio, tra gli innumerevoli (visitatelo, visitatelo…), a partire dall’istituzione del Corpo dei Cantonieri, le “sentinelle” della strada, sigillata dal Regio Editto del 1830. Per farne parte, “bisognava essere cittadini del Regno di Sardegna, dotati di moralità, di sana e robusta costituzione, saper leggere e scrivere e non aver superato il 35° anno di età”. Per proseguire con la nascita della stessa Anas, al tempo AASS, Azienda Autonoma Statale della Strada, istituita nel 1928 e diventata ANAS nel 1946, ovvero nell’immediato Dopoguerra.

Giro d’Italia in Automobile

Tra le curiosità delle origini, anche il racconto della prima competizione automobilistica italiana, ovvero il Giro d’Italia in Automobile, organizzato dall’Automobile Club di Torino in collaborazione con il Corriere della Sera, della lunghezza di circa 1.650 km. La gara partì il 27 aprile 1901 dal Parco del Valentino a Torino e attraversò Genova, La Spezia, Firenze, Siena, Roma, Terni, Perugia, Fano, Rimini, Cesena, Bologna, Padova, Vicenza e Verona, per raggiungere il traguardo a Milano.

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