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Qualità e quantità, oltre il PNRR

Cantieri, innovazione, sicurezza, formazione. I passaggi chiave dell’intervento di Gianpiero Strisciuglio, CEO e DG di RFI, all’Assemblea Anceferr 2024

Redazione VISIONJ

Gianpiero Strisciuglio è stato indubbiamente tra i protagonisti dell’Assemblea Anceferr 2024, che si è tenuta a Roma il 14 novembre scorso. Riportiamo qui di seguito, una serie di sue considerazioni ricavate da una conversazione avuta, davanti alla platea dell’assemblea delle imprese ferroviarie, con la giornalista de Il Sole 24 Ore, Flavia Landolfi (per l’intervento integrale si rimanda al video dell’evento, disponibile integralmente sul canale YouTube di Anceferr).

Il post-PNRR

Viviamo questo momento storico come una sfida comune nell’ambito della quale è fondamentale il dialogo costruttivo con le associazioni come Anceferr. Per quanto riguarda il dopo PNRR, posso dire che RFI ha la necessità industriale di proseguire, anche oltre il 2026, nella sua azione di rinnovo e potenziamento. Il tema è presente nei nostri piani, nonché costantemente al centro delle interlocuzioni con le Istituzioni competenti, a partire naturalmente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lavoriamo e lavoreremo per dare un seguito altrettanto importante (l’azienda si è strutturata per farlo) agli interventi sull’infrastruttura ferroviaria, per quanto riguarda sia la rete sia la tecnologia, con l’obiettivo di migliorarne affidabilità e qualità.

Gli investimenti

Ad oggi registriamo un volume di investimenti mai visto prima: quest’anno supereremo i 9 miliardi di euro investiti sulla rete, il che significa che siamo al doppio degli investimenti messi a terra immediatamente prima del Covid e al triplo di quelli risalenti a circa dieci anni fa. Ci siamo strutturati per raggiungere questi risultati e, quindi, l’ambizione e la volontà dell’azienda sono di proseguire su questi volumi. Contestualmente, segnaliamo la necessità di farlo, ritenendolo fondamentale dal punto di vista industriale. Anche in questo, il dialogo con le Istituzioni, e in primis con il MIT, è fortemente improntato alla massima condivisione.

Gli obiettivi PNRR

Abbiamo centrato tutti gli obiettivi PNRR finora previsti. Contiamo circa 400 cantieri PNRR attivi e abbiamo speso circa 10 miliardi di euro dei circa 22 miliardi previsti, ragion per cui siamo assolutamente in corsa, con grande impegno, verso il raggiungimento dei target del piano e, soprattutto, stiamo realizzando opere e infrastrutture mai viste prima. Tutto questo è realtà, che rende merito al grande impegno di RFI, del Gruppo FS Italiane, dei Ministeri e delle imprese. Ci troviamo dunque, insieme, nel vivo di una sfida mai vista prima, di un’occasione storica su cui dobbiamo essere coesi e concentrati. Per dare al Paese un’infrastruttura più sicura, più affidabile, di maggiore qualità e che soddisfi sempre meglio le esigenze di mobilità delle nostre persone e delle generazioni future.

Qualità, manutenzione e innovazione

Anche in considerazione dell’aumento dell’offerta ferroviaria, dobbiamo considerare la qualità del servizio attesa una prerogativa su cui misurarci. L’impegno in questo senso è quotidiano e costante: RFI non è solo una stazione appaltante, ma è gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, quindi dobbiamo far funzionare ‘la fabbrica’ e lo dobbiamo fare garantendo la qualità del servizio. 

Dal punto di vista industriale, consideriamo naturalmente prioritaria l’affidabilità della rete. A questo proposito stiamo mettendo in in campo azioni straordinarie per la manutenzione spendendo circa 3 miliardi l’anno in manutenzione straordinaria, collaborando con tantissime aziende, anche per migliorare l’affidabilità degli impianti e recuperare gap accumulati nel passato. 

In aggiunta, stiamo lavorando molto anche sull’innovazione perché una rete così ‘impegnata’ necessita, per esempio, di sviluppare sistemi di nuova concezione per prevenire eventuali guasti, penso al grande investimento che abbiamo fatto sulla diagnostica predittiva. Lavorando con gli operatori ferroviari, dobbiamo arrivare a un migliore utilizzo della rete, a un’offerta che sia maggiormente compatibile con le caratteristiche dell’infrastruttura. 

La specializzazione delle linee è un esempio classico: oggi abbiamo sulla nostra infrastruttura differenti tipologie di traffico, che dobbiamo far coesistere; abbiamo aree metropolitane dove il servizio ferroviario svolge anche funzione di servizio di mobilità, di prossimità, e dove è auspicabile far lavorare meglio le varie stazioni che compongono queste aree, evitando concentrazioni in alcune stazioni. Dunque non vi è solo un tema di quantità dell’offerta, ma ancora prima di qualità dell’offerta ferroviaria: è chiaro che questo è un tema che va sviluppato insieme a chi opera il servizio.

Sicurezza nei cantieri

L’obiettivo principale per tutti noi che siamo impegnati in questa grande operazione di trasformazione è quella di garantire la massima sicurezza delle persone che oggi lavorano nei nostri cantieri e in questo l’impegno di RFI e di tutte le aziende collegate è notevole. Da parte nostra, abbiamo intensificato dei percorsi su questo specifico tema che auspico possano essere sempre più condivisi con le imprese, trattandosi di valori comuni. Stiamo lavorando molto, per esempio, sulla cultura della sicurezza, di cui tutta l’organizzazione deve essere permeata andando anche al di là degli aspetti normativi. In questo è cruciale la formazione, così come il lavoro sulle tecnologie e sui controlli.

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