Tutte le info utili in digital book (IT/EN) sulla Dynapac PROTAC, la special paver che applica emulsione e stende asfalto in simultanea. Ne hanno parlato ad Asphaltica World gli esperti dell’Università Politecnica delle Marche
Redazione VISIONJ
Felici di essere stati tra le prime testate divulgative a parlarne nel 2023 (un esempio a questo link). Felicissimi che questa iniziativa di alta innovazione stradale sia stato accompagnato, negli ultimi tempi, anche da un’importante iniziativa di ricerca, a cura dell’Università Politecnica delle Marche, finalizzata alla “Valutazione dell’efficacia della vibrofinitrice spruzzatrice DYNAPAC PROTAC nell’applicazione della mano d’attacco e simultanea ricopertura con conglomerato bituminoso” (responsabile del progetto il professor Francesco Canestrari, responsabile della sperimentazione il professor Andrea Grilli).
La “sperimentazione PROTAC” è stata il piatto forte di un interessante workshop, con la partecipazione di accademia e industria, che si è tenuto ad Asphaltica Bologna 2024. Trovate il report dell’incontro nel nostro primo numero speciale 2025, ma anche a introduzione della VISIONJ Collection Dynapac 2025, in edizione sfogliabile e scaricabile a questo link.
Disseminare qualità
Della ricerca si è tornati a parlare, quindi, ad Asphaltica World Bari 2025, lo scorso ottobre, anche in questo caso alla presenza sia dei responsabili dell’Università, sia dei manager Dynapac Italia (al proposito, trovate una sintesi dell’intervento di Alessandra Gualtieri nel box qui sotto).
Essendo VISIONJ una piattaforma che illumina i fattori connessi sicurezza, sostenibilità e innovazione, avendo dedicato il flusso divulgativo 2025 al SDG 4 dell’Agenda ONU “Istruzione di Qualità” e credendo fermamente nella open access dissemination and communication, cogliamo l’occasione per dare un nostro piccolo contributo alla divulgazione aperta, per l’appunto, di alcuni strumenti di approfondimento che possono consentire ai lettori interessati di conoscere meglio quella che è una macchina stradale multitasking unica nel suo genere.
Si tratta delle edizioni sfogliabili e scaricabili di:
Un documentato saggio tecnico che approfondisce la ricerca, con figure e dati.
La versione inglese del medesimo, anche disponibile sul portale ScienceDirect.
Consulta e scarica sul sito web di ScienceDirect
Tutto questo per gentile concessione di Dynapac Italia, che ringraziamo per una collaborazione che nasce dalla sostanza: quella di chi opere per mettere in rete – lavorando appassionatamente sull’evoluzione del road machinery – sicurezza, sostenibilità e innovazione.
PROTAC, un concentrato di vantaggi
La vibrofinitrice-spruzzatrice Dynapac sotto i riflettori di Asphaltica World Bari 2025
Dynapac, Gruppo Fayat, la casa del road equipment, da sempre fucina di rulli per terre e asfalti, vibrofinitrici, attrezzature e macchine speciali (come la PROTAC) in quantità e di qualità. Forti di una capacità produttiva di standing planetario, Dyanapc è eccellenza riconosciuta anche e soprattutto nel post-vendita, ambito in cui si distingue il fattore territoriale. Un esempio illuminante, in tal senso, è proprio quello Dynpac Italia, che ha curato il workshop di Asphaltica World introdotto dalla sua Sales and Marketing Manager Alessandra Gualtieri, che ha visto la partecipazione dei professori Francesco Canestrari e Andrea Grilli del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura (DICEA) dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona.
“La nostra PROTAC – ha detto Gualtieri – è una finitrice speciale, dotata di un impianto di spruzzature di emulsione, il che le permette di applicare una mano d’attacco e, contemporaneamente, stendere uno strato di conglomerato bituminoso”. Dalla larghezza base di 2,55 m, dunque perfettamente in sagoma per il trasporto, la PROTAC ha una larghezza di spruzzatura che raggiunge i 6,5 m. “Dotata di 3 barre spruzzatrici, conta su un serbatoio che può contenere fino a 2.100 l di emulsione”.
Accanto alla “rivoluzione tecnica” di cui la PROTAC è fautrice, va messo in evidenza la “rivoluzione operativa” nei cantieri di mano d’attacco, in ragione della riduzione delle macchine oggi impiegabili, delle diverse tempistiche (che determinano risparmi nei consumi e dunque nelle emissioni) e della maggiore qualità di processo. Infine, “grazie alla PROTAC si può riaprire l’arteria stradale al traffico più velocemente, anche in questo caso con vantaggi a cascata, per esempio sul piano della sicurezza e della sostenibilità”.
E la qualità di prodotto? Per quella rimandiamo allo studio e una sua auspichiamo sempre più ampia e mirata divulgazione.
