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Pedemontana leva di sviluppo

Gradimento in crescita per la giovane autostrada lombarda anche in ragione del suo impatto positivo sul tessuto industriale. Lo attesta una ricerca presentata a Milano

 

Redazione VISIONJ

Il 14 luglio scorso Autostrada Pedemontana Lombarda ha presentato, durante un incontro presso Palazzo Regione Lombardia, i risultati di due ricerche. La prima, commissionata all’Istituto Analytics Arts di Milano, ha analizzato gli impatti economici e sociali dell’infrastruttura sul territorio a dieci anni dall’apertura delle prime due tratte nel 2015 e alla vigilia dell’inizio dei lavori delle nuove tratte, da Lentate sul Seveso a Vimercate, in provincia di Monza e Brianza. 

La seconda ricerca, realizzata dal Consorzio Aaster, istituto di ricerche sociali di Milano, ha indagato la profonda metamorfosi del tessuto socio-economico e abitativo che caratterizza oggi il territorio della Brianza e ha registrato un campione di attori come imprese, associazioni del territorio e istituzioni locali per capire quale sia il ruolo che un’infrastruttura autostradale come Autostrada Pedemontana Lombarda possa esercitare per accompagnare le trasformazioni del territorio brianzolo. 

Durante l’incontro sono intervenuti tra gli altri Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi, Assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche di Regione Lombardia, Gianantonio Arnoldi, AD di Concessioni Autostradali Lombarde, Luigi Roth, Presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda, Sabatino Fusco, Direttore Generale di Autostrada Pedemontana Lombarda e Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild. 

Autostrada Pedemontana Lombarda: guarda il video

Cambiamento di percezione

La ricerca dell’Istituto Analytics Arts racconta il cambiamento nella percezione collettiva di Autostrada Pedemontana Lombarda: prima dell’apertura delle prime tratte dell’A36 infatti poco più della metà dei cittadini, il 51%, esprimeva un’opinione molto positiva sull’opera, mentre oggi la percentuale è salita al 64,6%: quindi 2 cittadini lombardi su 3 confermano che l’infrastruttura funziona, ne riconoscono il valore, la apprezzano e la utilizzano. Il 32,6% esprime un parere abbastanza positivo, mentre solo il 2,8% ha un’opinione molto negativa. 

L’80% degli utenti ha migliorato la propria opinione grazie alla riduzione del traffico locale e alla maggiore accessibilità. I residenti lungo le tratte in esercizio apprezzano invece i collegamenti con Malpensa, mentre quelli lungo le tratte in fase di realizzazione ne riconoscono il potenziale per lo sviluppo economico. 

Autostrada Pedemontana Lombarda ha anche un impatto concreto sullo sviluppo industriale dei territori che attraversa. Dall’indagine infatti è emerso come in media 1 azienda su 5 (20%) delle aziende presenti nei comuni delle tratte già realizzate sia stata fondata dopo l’apertura dell’infrastruttura. Aziende che hanno creato posti di lavoro e ricchezza per il territorio, con un impatto positivo sul benessere economico locale complessivo. Dal 2015 – anno di apertura delle prime tratte A e B1 – si nota una tendenza positiva negli utili aziendali, sia nei comuni già attraversati che in quelli interessati dalle prossime aperture, dato che suggerisce come questa infrastruttura contribuisca allo sviluppo del tessuto economico locale. 

L’analisi intergenerazionale l’analisi ha anche rivelato come i giovani siano i principali utilizzatori dell’Autostrada Pedemontana Lombarda. Infatti il 40,5% dei Millennials (nati tra il 1981 e il 1996) e il 34,3% della Gen Z (nati tra il 1997 e il 2021, i maggiorenni tra loro) la percorrono almeno una volta a settimana, contro il 29,1% della Gen X (nati tra il 1965 e il 1980) e solo il 20,4% dei Boomers (nati tra il 1945 e il 1964). Le generazioni più adulte sono però quelle che mostrano una fedeltà regolare: il 39,1% della Gen X e il 36,5% dei Boomers la utilizzano mensilmente. 

Inoltre i residenti lungo le tratte in esercizio apprezzano i collegamenti con l’Aeroporto di Milano Malpensa, mentre quelli lungo le tratte in fase di realizzazione ne riconoscono il potenziale per lo sviluppo economico del territorio. 

Transizione neoindustriale

L’indagine realizzata dal Consorzio Aaster, istituto di ricerche sociali di Milano, delinea come l’autostrada oggi svolga un ruolo che va ben oltre le sue funzioni tradizionali di asse di scorrimento contribuendo a “fare società”, creando quindi connessioni e relazioni di scambio tra i luoghi, cambiandone la composizione sociale e ridefinendo il territorio brianzolo come una “piattaforma metropolitana”, parte della città infinita milanese. 

Piattaforma metropolitana che tuttavia non perde la propria identità, ma la ridefinisce in un’ottica di progressiva uscita da una percezione di provincia tradizionale. A livello socio-economico, infatti, la Brianza sta attraversando una complessa transizione neoindustriale, in cui si assiste alla trasformazione del tessuto industriale tradizionale, composto da piccole e medie imprese, in un nuovo ecosistema produttivo pronto a dialogare con il commercio internazionale. A questo si affianca un crescente processo di espansione dei servizi terziari avanzati e del capitalismo delle reti che combinato con la diffusione di smart working, insediamenti logistici e reti distributive ridefinisce gli equilibri sociali ed economici dell’intero territorio brianzolo. 

Infrastruttura strategica

In questa trasformazione assumono un ruolo sempre più centrale i centri medi e medio-piccoli, in grado di generare nuova attrattività per lavoratori e imprese grazie alla loro posizione privilegiata rispetto a infrastrutture e servizi che sono il motore dello sviluppo futuro della Brianza. 

Le ricerche che sono state presentate offrono un quadro chiaro dell’opportunità che può rappresentare oggi un’infrastruttura strategica come Autostrada Pedemontana Lombarda per tutta la Brianza e la Lombardia. Il territorio infatti potrà beneficiare di una notevole riduzione del traffico che significa anche un importante ottimizzazione dei tempi di viaggio, con conseguente forte diminuzione dell’inquinamento – ha dichiarato Luigi Roth, presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda –. Le autostrade costituiscono infatti beni collettivi e svolgono funzioni sociali permettendo connessioni e mobilità sia di merci che di persone e si configurano sempre più come parte di un’offerta di servizi per la mobilità che va molto oltre la semplice utilità del muoversi. Si tratta infatti di infrastrutture in grado di generare un impatto positivo sul territorio e di creare benessere economico per le comunità locali”. 

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