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L’autostrada che dà la (ri)carica

Autostrada del Brennero ha inaugurato a Bolzano Sud il primo punto di ricarica d’Italia da 1000 Kw. Un anticipo di futuro che consente di dimezzare le tempistiche di recharge. Alla massima potenza

Redazione VISIONJ

Il 23 maggio, nel cuore del parcheggio Firmian (Bolzano Sud, autostrada A22), si è aperta una nuova era per il trasporto pesante. Quel giorno e in quel luogo, Autostrada del Brennero ha inaugurato il primo punto di ricarica per truck da 1MW, realizzato da Alpitronic. Primo della rete in gestione, dell’intero territorio nazionale e tra i primi anche a livello europeo: basti pensare che le aziende produttrici stanno immettendo soltanto ora sul mercato i primi mezzi elettrici in grado di caricare a questa potenza. 

Sappiamo – ha detto Diego Cattoni, AD di Autostrada del Brennero – che senza adeguate infrastrutture di ricarica i veicoli elettrici faticano ad affermarsi sul mercato: Autostrada del Brennero grazie a questo potente punto di ricarica elettrica per tir, unico nel Paese, imprime una forte accelerazione alla transizione energetica di questo comparto, come previsto dal piano di investimenti della proposta spontanea di finanza di progetto parte integrante del bando di gara del MIT per la futura concessione della A22. Vogliamo fare dell’A22 il primo Green Corridor d’Europa”. 

Massima potenza a ultra-velocità

La Power Unit, composta da otto moduli con potenza massima complessiva di 1 MW, alimentando i due dispenser installati rappresenta il cuore pulsante della stazione di ricarica, Attualmente sono tre gli stalli disponibili. Sul primo dispenser, ecco la novità: oltre al connettore classico CCS2 (Combined Charging System) con potenza massima erogata fino a 600kW, vi è il nuovissimo connettore da 1.000 kW MCS (Megawatt Charging System). I vantaggi di una ricarica ultraveloce per i mezzi pesanti sono evidenti: la capacità massima della batteria di un tir elettrico può variare a seconda del modello e del produttore, tra i 300 kWh e i 600 kWh. 

Ovviamente più grandi sono le batterie maggiore è l’autonomia in termini di chilometri. Ma batterie importanti, a meno di non voler trascorrere ore alla stazione di erogazione, richiedono punti di ricarica di potenza conforme. Il nuovo MCS unisce queste due esigenze operative ed è stato pensato da Alpitronic proprio per rispondere ai tempi che regolano il traffico pesante: ricaricare un tir entro i 45 minuti della pausa obbligatoria prevista dalla normativa per i mezzi pesanti ogni 4 ore e mezza di marcia, senza doversi fermare prima. Tradotto: per caricare un tir con batteria da 500kWh con potenza di ricarica fino a 1000kW basterà mezz’ora e un’autonomia potenziale di 500 km, anche se peso trasportato, pendenze e altri fattori esterni possono influire su questi dati. 

A parità di condizioni di usura e temperatura esterne, si tratta di tempi anche dimezzati rispetto ad oggi. Con un’autonomia superiore. Insomma, il nuovo MCS è in grado di ridurre drasticamente i tempi di inattività aumentando l’efficienza operativa del veicolo stesso. Il secondo dispenser ospita invece due connettori CCS2 da 600 kW. La novità, in questo caso, non riguarda il connettore, bensì la potenza massima fornita che può essere raggiunta.

Da destra Diego Cattoni (A22), l'On. Daniel Alfreider, Arno Kompatscher (PAB), Carlo Costa (A22), Philipp Senoner (Alpitronic), Hartmann Reichhalter (A22), Dino Brancale (AVL Italia)

Il top per il futuro

L’autostrada A22 – ha sottolineato Carlo Costa, Direttore Tecnico Generale di Autostrada del Brennero – può essere definita un Charging Point Operator (CPO) con 15 stazioni di ricarica posizionate sul tracciato e ben 820.302 kWh erogati nel 2024. Per rendere appetibile l’elettrico anche per il comparto del trasporto pesante è necessario puntare su tecnologie d’avanguardia, senza fermarsi al prodotto migliore per l’oggi, ma immaginando il top per il domani. Come abbiamo fatto noi. Non solo progettando in collaborazione con Alpitronic una stazione di ricarica tra le più potenti d’Europa, ma infrastrutturandola per poter ospitare in futuro un secondo sistema MCS”. 

Trattandosi di un impianto così innovativo, per una prima fase, la ricarica ai mezzi pesanti sarà possibile solo previa richiesta e rilascio di una tessera da parte di Autostrada del Brennero, che potrà così monitorare l’utilizzo, l’addebito e la funzionalità del sito. In seguito la stazione sarà aperta anche alle auto. Si tratta di un modo, ancora una volta, per favorire l’affermazione di questo segmento di mercato capace di impattare in maniera positiva sull’ambiente. 

Il top per il futuro

L’autostrada A22 – ha sottolineato Carlo Costa, Direttore Tecnico Generale di Autostrada del Brennero – può essere definita un Charging Point Operator (CPO) con 15 stazioni di ricarica posizionate sul tracciato e ben 820.302 kWh erogati nel 2024. Per rendere appetibile l’elettrico anche per il comparto del trasporto pesante è necessario puntare su tecnologie d’avanguardia, senza fermarsi al prodotto migliore per l’oggi. ma immaginando il top per il domani. Come abbiamo fatto noi. Non solo progettando in collaborazione con Alpitronic una stazione di ricarica tra le più potenti d’Europa, ma infrastrutturandola per poter ospitare in futuro un secondo sistema MCS”. 

Trattandosi di un impianto così innovativo, per una prima fase, la ricarica ai mezzi pesanti sarà possibile solo previa richiesta e rilascio di una tessera da parte di Autostrada del Brennero, che potrà così monitorare l’utilizzo, l’addebito e la funzionalità del sito. In seguito la stazione sarà aperta anche alle auto. Si tratta di un modo, ancora una volta, per favorire l’affermazione di questo segmento di mercato capace di impattare in maniera positiva sull’ambiente. 

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