L’approccio di Harpo seic, da oltre 40 anni al fianco di progettisti e imprese per sviluppare soluzioni di intervento su misura, performanti e capaci di migliorare prestazioni e ambiente
di FABRIZIO APOSTOLO
Al fianco di progettisti e imprese per raggiungere un obiettivo fondamentale: prendersi cura del territorio innervandolo di infrastrutture performanti e ad un tempo veicolo di sostenibilità, in tutte le fasi di attività che vanno dall’ideazione all’esercizio. È questa, in sintesi, la vocazione di Harpo seic, la divisione geotecnica di Harpo (anno di fondazione 1897) che da oltre quarant’anni “mette a terra” soluzioni ingegneristiche avanzate puntando su un approccio innovativo, collaborativo e rigorosamente scientifico.
Una formula per definire l’approccio di Harpo seic è “partnership tecnica”, dove il sostantivo esprime il fattore/valore della collaborazione, del lavoro di squadra, del “ponte” gettato tra esigenza e soluzione. Mentre l’aggettivo sottolinea un tratto distintivo – il know-how specialistico – che è frutto di decenni di studi, ricerche, approfondimenti, applicazioni, verifiche.
Sostantivo e aggettivo, così interconnessi, ci raccontano di una realtà storica, in molti contesti nota per aver portato nel settore soluzioni pioneristiche e di frontiera, che non si limita a commercializzare prodotti, ma mette sistematicamente a disposizione della progettazione e dell’esecuzione conoscenze profonde in alcuni ambiti specifici, il cui filo conduttore è per l’appunto il concetto di “infrastruttura territoriale”. Ovvero concepita, disegnata e sviluppata per portare benefici agli ecosistemi in cui va a collocarsi.
Harpo seic – che è distributore esclusivo per l’Italia di soluzioni geotecniche pluri-impiegate anche in contesti internazionali avanzati – ha un suo centro vitale nell’ufficio tecnico, i cui specialisti collaborano con gli operatori nelle fasi di progettazione, gara, cantiere, controlli. Tra i suoi tratti distintivi: la customizzazione dell’intervento (dai dati ai prodotti) e il supporto costante e dedicato alla filiera.
Macroaree d’intervento
Rimanendo nel contesto infrastrutturale (strade, ferrovie e dintorni), possiamo schematizzare l’approccio di Harpo seic in tre macroaree di intervento: le terre rinforzate, i geocompositi cementizi per la tutela idraulica, i sistemi per sottofondi stradali. Ad accomunarle, come anticipato, il fattore-territorio, ovvero il miglioramento del contesto in chiave di aumento degli standard di sostenibilità sia in corso d’opera (dimensionamento e tempistiche, minor ricorso a risorse naturali, etc.) sia a opera eseguita (sicurezza e prestazioni dell’infrastruttura, inserimento paesaggistico, etc.).
Terre rinforzate
Ci troviamo in un campo, riguardante la protezione sia del contorno dell’opera infrastrutturale sia dell’opera stessa, contraddistinto dall’impiego di sistemi concepiti per mettere in piena sicurezza strade, ferrovie ma anche infrastrutture idrauliche, per esempio nei casi di possibili eventi franosi, attraverso la realizzazione di rilevati, terrapieni o arginature.
In questi specifici ambiti, un ruolo chiave è ricoperto dalle attività, progettuali e quindi esecutive, relative al “dimensionamento” dell’intervento, strettamente connesso sia agli obiettivi prestazionali da raggiungere sia alle necessità operative contestuali legate a spazi o ingombri.
Le terre rinforzate, a tale proposito, costituiscono da tempo una soluzione che può garantire la migliore stabilità dei pendii, la costruzione di rilevati in quantità e di qualità e, più in generale, l’ottimale protezione delle infrastrutture; ma che sa anche fornire, grazie alla continua evoluzione tecnologica, una risposta adeguata e mirata ai distinti bisogni progettuali.
Le specifiche applicazioni Harpo seic, in questa sfera, includono muri di contenimento, terrapieni in condizioni di spazio limitato e argini rinforzati. I materiali e le tecnologie impiegate consentono di ridurre tempi e costi realizzativi rispetto a soluzioni tradizionali in cemento armato, garantendo contestualmente un livello decisamente più elevato di salvaguardia ambientale, senza compromessi per quanto riguarda la durabilità.


Geocompositi cementizi
Una specifica sfera di intervento delle soluzioni e del know-how di Harpo seic, riguardante principalmente aree afferenti le infrastrutture stradali e ferroviarie – o interferenti con esse – è quella imperniata sull’impiego dei cosiddetti geocompositi cementizi, tra cui una soluzione GCCM (Geosynthetic Cementitious Composite Mat) – made in UK – costituita da materiale cementizio confinato in uno o più strati di geosintetico che, trasportato in rotoli in cantiere, indurisce una volta idratato.
Tra i suoi ambiti applicativi: costruzione di canalette e fossi guardia, protezione di scarpate e pendii dall’erosione, rivestimento di canali e canali sotterranei esistenti, risanamento di strutture idrauliche in calcestruzzo, controllo della vegetazione in prossimità di sedi stradali e linee ferroviarie. La soluzione risponde ai requisiti della ASTM D8364, unica norma tecnica per l’inserimento dei GCCM nei capitolati.
Tra i vantaggi: realizzazione di opere in cemento senza l’impiego di impianti di produzione o miscelazione; rapidità esecutiva (CC, premiscelato e pronto all’uso, è fino a 10 volte più veloce da posare rispetto a soluzioni convenzionali in calcestruzzo): efficienza prestazionale; sostenibilità (riduzione complessiva delle emissioni fino al 60% rispetto a un calcestruzzo gettato in opera).
Sottofondi stradali
Dai lati di strade e ferrovia ai loro “contorni”, per passare così alle basi portanti delle infrastrutture ferro-stradali – i sottofondi – la cui portanza può essere garantita impiegando soluzioni tecniche capaci di migliorarne sia prestazioni sia standard di sostenibilità. Un modus operandi tecnico alternativo alle tradizionali opere di bonifica propedeutiche alla realizzazione delle sovrastrutture stradali, in questo ambito, si concentra sull’adozione di materiali di rinforzo che, una volta a contatto con il terreno, compongano una matrice capace di resistere al meglio alle sollecitazioni di taglio e trazione.
Harpo seic propone, a questo proposito, un’ampia gamma di geotessili tessuti in poliestere, geogriglie bidirezionali, geocompositi bidirezionali, tutte soluzioni capaci di soddisfare i requisiti specifici richiesti da ogni tipologia di applicazione. Un’ulteriore soluzione, spesso utilizzata in combinazione con i rinforzi, è quella delle geostrutture tridimensionali di stabilizzazione, che attuano un’azione di confinamento laterale del materiale di riempimento in modo da incrementarne i parametri geotecnici di portanza.
Anche in questa sfera, così come nelle precedenti, l’apporto di Harpo seic a progettisti e imprese tocca tutte le tappe dell’iter che dal concepimento della soluzione tecnologica più adatta – nonché migliorativa, rispetto ad approcci tradizionali, degli aspetti prestazionali e ambientali – conduce ai controlli finali.


Conclusioni
I primi significativi interventi di rinforzo dei terreni sotto la regia tecnica di Harpo seic risalgono ai primi anni Ottanta, periodo aurorale nella timeline della divisione geotecnica di Harpo. Questo riferimento temporale diventa ora utile per sottolineare il fatto che, fin dai suoi primi passi, l’approccio di Harpo seic si è fondato sulla stretta connessione tra soluzione e applicazione, nonché tra specializzazione e customizzazione.
Considerando in questa cornice la ricerca di prodotto, con la relativa commercializzazione, un aspetto certamente non marginale, ma nemmeno totalizzante, in quanto portatore di un valore specifico capace di esprimersi al meglio soltanto nel suo momentum d’impiego.
Se a questo preciso DNA aggiungiamo gli oltre 40 anni di storia applicativa vissuti dentro il territorio e le sue infrastrutture, con tutta l’evoluzione tecnologica del caso (pensiamo ai software specialistici) e soprattutto le innumerevoli storie di successo collezionate, possiamo misurare nel modo più corretto sia l’affidabilità di Harpo seic sia il suo apporto originale in termini di cultura di partnership e innovazione.