Strutture in calcestruzzo rese impermeabili e con proprietà auto-cicatrizzanti fin dal confezionamento: da 25 anni in Italia lo rende possibile il sistema Penetron.
Redazione VISIONJ
Tutto quel che serve per diffondere innovazione al servizio del miglioramento delle infrastrutture in Italia c’è almeno dall’anno 2000, data di ingresso nel Paese del sistema USA Penetron, una soluzione di impermeabilizzazione “intrinseca” del calcestruzzo adottata con successo in tutto il pianeta. Si tratta di un moltiplicatore di benefici per la filiera composta da progetto, impresa e gestione in costante evoluzione tecnologica anche grazie ai casi applicativi sempre più numerosi.
Oltreoceano la sua casa madre è Penetron International, da noi, con sede a Collegno (Torino), opera invece Penetron Italia, dal 2007 guidata dal CEO Enricomaria Gastaldo Brac, architetto ed esperto di construction, e dalle indubbie peculiarità, a partire dal know-how tecnico che infonde negli interventi sotto forma di progettazione, controlli e garanzie.
Il sistema Penetron fa due mestieri in uno (anzi, anche di più): impermeabilizza il calcestruzzo e ne stimola l’auto-cicatrizzazione continua aumentandone sensibilmente gli standard di durabilità. Grazie ad esso, le strutture nascono dunque impermeabili e già con i geni giusti per avere lunga e prospera vita. Si adotta per realizzare ogni tipologia di “vasca bianca”, dagli scatolari stradali e ferroviari ai parcheggi interrati. In pratica: qualsiasi costruzione in calcestruzzo gettata in opera che garantisca, senza ulteriori rivestimenti, la migliore tenuta all’acqua.
Dicevamo dei mestieri: Penetron dà una grossa mano anche nel migliorare l’operatività del cantiere, si pensi ai risparmi di tempo e risorse, ma anche la sua sicurezza, intesa come safety degli operatori, ma anche delle opere, in quanto (è il caso dei monoliti a spinta) un’impermeabilizzazione esterna nelle movimentazioni potrebbe essere messa a dura prova.
L’additivo Penetron Admix® viene miscelato al calcestruzzo in fase di confezionamento sulla base di un progetto ad hoc (prequalifica dei mix design, caratteristiche dell’impianto di betonaggio, etc.). Questo per quanto riguarda la realizzazione della struttura-macro. A seguire, Penetron Italia si occupa di progettare e realizzare tutti i corretti presidi (accessori complementari) per garantire la tenuta idraulica nella vasca. L’intero processo – dall’impianto al cantiere – viene quindi pluri-supervisionato, ovvero si “spacca il capello” su eventuali non conformità esecutive con l’obiettivo di eliminare istantaneamente ogni imperfezione.
Ultima ma non ultima: la garanzia di qualità, che si traduce nel rilascio di una polizza Generali di rimpiazzo e posa in opera del sistema (un’unicità, specificano da Penetron Italia, per quanto riguarda le vasche bianche impermeabili) a seguito di controllo tecnico dell’ente esterno Normatempo.
Ferrovie e oltre
Poi, anzi prima di tutto, ci sono le realizzazioni. Collocate in contesti chiave e studiate dalla ricerca al più alto livello. Sul primo fronte è sempre iconico il tunnel del collegamento stradale Zara-Expo, a Milano, costruito in occasione di Expo 2015 (a Milano Penetron Italia sta collaborando alla maxi-opera della Città della Salute).
Per quanto riguarda il secondo, vanno messe in bacheca le prove del 2018 dell’Istituto Meccanica dei Materiali svizzero sul Penetron Admix® applicato nella galleria ferroviaria Paradiso (Canton Ticino) e messo a confronto con un sistema tradizionale. L’esito: la soluzione Penetron ha migliorato sia impermeabilità sia durabilità proprio grazie all’auto-cicatrizzazione. A tal proposito, Penetron ha ricevuto il riconoscimento UE di Product Key Innovator per il progetto ReSHEALience (Horizon) coordinato dal Politecnico di Milano. Il suo fulcro: proprio l’aumento della durabilità e il “self-healing”, ovvero l’auto-cicatrizzazione del calcestruzzo nel tempo, quale barriera efficace nei contesti aggressivi.
Tornando allo specifico del settore ferroviario e ricordando che Penetron Italia sarà tra i protagonisti dell’Assemblea Anceferr 2025 di Roma, tra le best practice specifiche ricordiamo quelle riguardanti l’intervento “Interramento Andria”, in Puglia, in carico a Ferrotramviaria SpA, che ha visto tra le applicazioni tipologiche quella, sempre più diffusa nel railway, del monolite a spinta con scavo in avanzamento sotto i binari: un vero e proprio crocevia strada-rotaia. Altri casi scuola del genere sono le strutture che sottopassano l’A12 e la Variante Aurelia in provincia di Lucca.
“Alta tecnologia e qualità di rete – spiega Gastaldo Brac – sono tra i nostri punti saldi. Sul primo fronte l’ufficio tecnico di Penetron Italia opera in sintonia con le realtà internazionali del gruppo, a partire dai laboratori R&D in Grecia, nonché con le università. Sul secondo, abbiamo prequalifiche con tutte le principali centrali di betonaggio italiane e mettiamo in campo a una rete capillare di tecnici specializzati, affiancando progettisti e imprese in ogni fase, in modo sartoriale”.
L’innovazione, già diffusa in Italia da 25 anni, viaggia dunque veloce verso nuovi traguardi. Tutto quel che serve per raggiungerli, Penetron ce l’ha, in casa e in cantiere