Green Vision

Come si muove la sostenibilità

A Roma un confronto tra istituzioni, accademici, gestori, progettisti e imprese a un anno dall’entrata in vigore dei CAM Strade

 

di ELENA FILICORI 

Il convegno “Sostenibilità in movimento”, che si è tenuto lo scorso 12 novembre all’università La Sapienza di Roma, organizzato da Legambiente con il partner tecnico Iterchimica, è stato l’occasione per fare un bilancio complessivo, a un anno dall’entrata in vigore dei CAM Strade, i Criteri Ambientali Minimi dedicati, in prevalenza, alle pavimentazioni. 

L’incontro ha messo a confronto la visione accademica, le istituzioni, gli operatori del settore, le imprese e i gestori stradali sulla normativa dedicata alle tecnologie per pavimentazioni a basso impatto ambientale. Ne è emerso un quadro complessivamente positivo: tutti gli intervenuti hanno riconosciuto il valore della norma, pur segnalando la necessità di chiarire alcuni aspetti e di renderne più agevole l’applicazione lungo l’intera filiera.

Tematiche CAM

I lavori sono stati coordinati da Andrea Minutolo e Mirko Laurenti di Legambiente, insieme a Francesco Loiacono de La Nuova EcologiaDana Vocino, della Fondazione Ecosistemi, ha evidenziato come le caratteristiche dei CAM debbano essere integrate fin dalla fase di progettazione e dalle stazioni appaltanti, poiché da queste derivano le modalità di realizzazione delle opere. Ha inoltre ricordato che il tema delle materie prime seconde e delle distanze dal cantiere necessita di ulteriori approfondimenti.

Anche il professor Antonio d’Andrea, della stessa Sapienza, ha insistito sull’esigenza di allineare norme e tecnologie, mentre Alessandro Marradi, dell’Università di Firenze, ha sottolineato l’importanza dei controlli lungo l’intera filiera. Andrea Simone, dell’Università di Bologna, nonché vicepresidente SIIV, ha invece messo in luce il ruolo dei CAM come riferimento per tutte le reti viarie, dalle autostrade alle strade comunali.

Il valore della formazione

Sergio Saporetti (MASE) ha richiamato l’importanza della formazione, della coerenza normativa e della corretta applicazione dei CAM da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Ha inoltre annunciato l’avvio del tavolo di lavoro sui CAM Strade, volto a raccogliere contributi da enti e imprese e a chiarire i nodi interpretativi, valutando anche un’eventuale estensione della normativa al settore ferroviario. Un caso particolare è stato illustrato da Davide Drago, dedicato alle pavimentazioni in ambito aeroportuale, dove occorre combinare criteri ambientali e massime prestazioni tecniche.

SITEB, con l’intervento di Nicola Ravaioli, ha confermato il pieno sostegno ai CAM Strade, sottolineando la necessità di un periodo di adattamento per imprese ed enti, in particolare Comuni e Province, che gestiscono la maggior parte della rete stradale. L’associazione sta predisponendo linee guida operative e programmi di formazione per tecnici pubblici, progettisti e imprese.

La sostenibilità in campo

Nel pomeriggio il focus si è spostato sulle sperimentazioni in corso: Sara Padulosi, di Anas, ha presentato le prove avviate su materiali innovativi e tecniche rigenerative, mentre il PIARC ha illustrato studi internazionali sulla decarbonizzazione delle pavimentazioni.

Il mondo delle concessionarie autostradali – con interventi ad hoc di Sina (ASTM), Strada dei Parchi e A4 Holding – ha infine condiviso le prime esperienze di adeguamento, confermando un settore in rapida evoluzione.

In precedenza, era intervenuta anche l’Assessora di Roma Capitale, Ornella Segnalini, portando una serie di esempi concreti di applicazione dei principi teorici, soprattutto nell’anno del Giubileo: dalle piazze permeabili a una gestione più razionale degli appalti tra Comune e Municipi.

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